Marijuana alla figlia minorenne
Novanta aliquote da 30 franchi l’una sospese per un periodo di prova di due anni. È questa la condanna inflitta ieri dalla Corte delle Assise correzionali di Mendrisio presieduta dalla giudice Manuela Frequin Taminelli a un 46enne della regione. L’uomo, difeso in aula dall’avvocato Massimiliano Parli, è stato riconosciuto colpevole di ripetuta infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti. Tra il novembre 2013 e il marzo 2014 l’imputato ha offerto alla figlia, minorenne, 6 grammi di marijuana. A testimoniarlo, a mente della Corte, alcuni messaggi telefonici tra padre e figlia. Sul decreto d’accusa firmato dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier figuravano anche i reati di ripetuta ricettazione e ripetuta violazione del dovere d’assistenza o educazione. Non vedendo un comportamento attivo del 46enne nell’occultamento degli oggetti – rubati e custoditi dalla figlia nella sua camera; la refurtiva denunciata è stata pari a 51’086 franchi – la Corte lo ha prosciolto dal primo capo di imputazione. Decisione analoga per la seconda ipotesi di reato: a mente della giudice, infatti, non è stato il genitore, che ha avuto la sola ‘colpa’ di non essere stato in grado di gestire la situazione, a non fare andare la figlia a scuola.