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Fernando Santos: ‘Svizzera abile nel palleggio, dobbiamo essere disciplina­ti’

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È il grande giorno, anche per il Portogallo. Fernando Santos conta di festeggiar­e oggi il suo 63esimo compleanno con la vittoria che ribaltereb­be la questione del gruppo B, aperta dal 2-0 su cui la Svizzera ha costruito la propria campagna senza macchia. Anche Shaqiri compie gli anni (26). Entrambi ambiscono al medesimo regalo, la qualificaz­ione diretta. Santos, benché messo con le spalle al muro dal +3 dei rossocroci­ati, ostenta sicurezza e ottimismo. Il sostegno dei 55’000 spettatori del Da Luz di Lisbona e la presenza di Cristiano Ronaldo (all’andata a Basilea non c’era) lo inducono a confidare senza riserve nel successo del suo Portogallo. «Ma non nascondo – aggiunge – che il compito che ci attende sia difficile. La Svizzera è una bella squadra, con un’identità precisa e un’ossatura che è la stessa da qualche anno. Merita tanto quanto noi di disputare la prossima Coppa del mondo. Agli Europei si è alternata tra l’eccellenza e la malasorte. In queste qualificaz­ioni ha vinto nove partite su nove. All’inizio di questa campagna non la facevo certo capace di tanto. Dopo la vittoria di Budapest, però, mi sono convinto che non avrebbe più perso alcun punto lungo il suo cammino». Agli occhi di Fernando Santos, questa sorta di finale non può essere paragonata all’atto conclusivo degli Europei che vide il Portogallo sconfigger­e la Francia. «In una vera finale le due squadre devono vincere, per aggiudicar­si il titolo. Stasera la Svizzera può accontenta­rsi del pareggio. È questa la grande differenza. Dobbiamo essere molto disciplina­ti al cospetto di un avversario che predilige controllar­e il gioco». «Ci attende una sfida molto complicata – commenta Pepe, uno dei veterani del gruppo lusitano – ma non sarà semplice neanche per la Svizzera. La partita di Basilea a mio giudizio fu condiziona­ta da due fattori: era la nostra prima uscita ufficiale dopo il trionfo dello Stade de France, e Cristiano Ronaldo non c’era». Non c’era neppure Xherdan Shaqiri, però, tredici mesi fa al St. Jakob Park. Il quale ha nelle corde numeri e giocate che possono fare la differenza. Come Ronaldo... SC

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KEYSTONE Manca poco...

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