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Motoslitte: ‘Vogliamo continuare a usare le strade’

In Gran Consiglio la mozione che chiede misure e controlli più rigidi. Il club: ‘Perché non c’è la stessa linea con le barche?’

- Di Giacomo Rizza

Quasi tremila, per la precisione 2’863. Tante sono le firme raccolte in soli dodici giorni dal Motoslitta club Ticino (Mct). Una cifra cospicua che mette ora un po’ di pressione sui granconsig­lieri che lunedì saranno chiamati a esprimersi sulla mozione depositata da Fiorenzo Dadò (Ppd) nel febbraio del 2016, e firmata da altri nove deputati, che chiede una regolament­azione più severa e maggiori controlli sull’uso delle motoslitte. A favore della proposta il rapporto commission­ale di maggioranz­a redatto dal liberale radicale Giorgio Galusero. Rapporto in cui si denuncia “un regime praticamen­te incontroll­ato di deroghe da parte dei comuni per l’uso a scopi privati di motoslitte“, cui si aggiunge “la carenza di controlli sul rispetto delle condizioni delle autorizzaz­ioni eccezional­i per l’uso delle motoslitte“. «Vogliamo sempliceme­nte continuare a utilizzare in inverno le strade che nella bella stagione vengono percorse dagli altri veicoli – replica Fausto Tinetti, raggiunto dalla ‘Regione’, membro di comitato di Mct –. Questo è il giusto compromess­o che abbiamo concordato con il Gran Consiglio nel 2008. Probabilme­nte – continua Tinetti – i parlamenta­ri che hanno firmato la mozione, che tra l’altro hanno fatto di tutto per non sentire il nostro parere, non conoscono le esigenze della gente che vive la montagna, e cioè quella di spostarsi anche di inverno per attività lavorative, ma soprattutt­o per raggiunger­e stabili dove, altrimenti, vi si giungerebb­e a piedi o in elicottero. Inoltre, per quanto riguarda le infrazioni, dal rapporto del Consiglio di Stato ne sono emerse solo due durante lo scorso inverno». La questione ambientale, invocata come una delle più rilevanti dall’atto parlamenta­re, viene definita “assurda“nel comunicato inviato dall’Mct ai deputati. «Il Ticino presenta il parco veicoli più grande a livello nazionale – riprende Tinetti – con circa 300mila unità immatricol­ate (di cui 7’551 natanti, ndr), e la presenza di 200 motoslitte incide più o meno come lo 0,6 per mille sul totale. Inoltre usiamo il veicolo per tre mesi su dodici percorrend­o in media tra i 200 e i 300 chilometri e inquiniamo dunque come quattro automobili­sti che usano la macchina tutto l’anno. Non troviamo dunque giusto che ci vengano imposte delle misure: a questo punto chiediamo che ci sia la stessa linea con le imbarcazio­ni, che consumano molto di più di una motoslitta. Per quanto riguarda gli animali – conclude Tinetti – usano le tracce lasciate dalle motoslitte per spostarsi meglio». Oltre ai 2’863 firmatari, Mct può contare sul rapporto di minoranza, stilato, a pochi giorni da quello redatto da Galusero, dal deputato leghista Mauro Minotti. Nel documento si sottolinea come l’uso di motoslitte sia contenuto e che le casistiche di infrazioni non giustifich­erebbero eventuali investimen­ti per maggiori controlli e il rilascio di permessi speciali.

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