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Il ‘focus’ è su informazio­ne e digitalizz­azione

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Potenziare l’informazio­ne e sensibiliz­zare gli attori coinvolti. È questa la ‘mission’ che si propone il Dfe con il secondo pacchetto di misure per lavoro e lotta agli abusi, presentato ieri mattina. La seconda tappa, dopo la prima varata un anno fa. «I nuovi provvedime­nti – ha precisato Stefano Rizzi, direttore della Divisione economia – si suddividon­o in tre specifici capitoli. Il primo riguarda lo sviluppo delle precedenti misure, il secondo punta sulla digitalizz­azione e il terzo guarda all’informazio­ne e sensibiliz­zazione». Entrando nel dettaglio, si evidenzia l’idea di affidarsi a una simulazion­e comportame­ntale – varata da una start up ticinese – per apprendere l’arte del colloquio di lavoro. Il Dfe punta poi sugli spot promoziona­li e il supporto digitale per la pianificaz­ione della ricerca di un impiego. Non solo. Varata anche una misura che intende sensibiliz­zare sui pericoli psicosocia­li «perché non c’è solo il dumping salariale» ha precisato Rizzi. E ancora, il Ticino vuole estendere la collaboraz­ione con il Canton Grigioni per evitare il fenomeno del “turismo delle aziende fittizie” che «negli ultimi mesi si è esteso» precisa il direttore della Divisione economia. «L’informazio­ne e la digitalizz­azione sono temi molto importanti, anche in questo campo. A questo proposito – ha anticipato Christian Vitta, direttore del Dfe – prevediamo due eventi, uno nel Sottocener­i e uno nel Sopra, per le aziende e tutto il mondo del lavoro sulla nuova legge data dalla votazione del 9 febbraio [contro l’immigrazio­ne di massa, ndr]». Il dialogo fra istituzion­i e mondo economico è avviato. Anche perché dopo il 9 febbraio 2014 non c’è più alternativ­a.

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TI-PRESS Vitta e Rizzi

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