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Più mezzi contro il lavoro nero dal 2018

Con la revisione di legge verrà esteso lo scambio di informazio­ni tra le autorità

- Ats/red

La lotta al lavoro nero potrà presto usufruire di nuovi strumenti per rendere la vita più difficile a chi fa il furbo. Lo ha deciso ieri il Consiglio federale che ha stabilito al primo gennaio l’entrata in vigore della revisione legislativ­a contro il lavoro nero (Lln) adottata dal Parlamento. Si calcola che il lavoro nero corrispond­a al 6-7% del Pil svizzero. Si tratta di un vero flagello che toglie allo stato substrato fiscale. Fatto ribadito più volte nell’Assemblea federale durante i dibattiti sulla modifica di legge, comunque edulcorata dal Parlamento rispetto al progetto originario del governo. La revisione della Lln, ha indicato ieri in una nota il Dipartimen­to federale dell’economia, della formazione e della ricerca (Defr), permette di estendere le basi legali per lo scambio di informazio­ni tra le autorità, rendendo così più efficaci i controlli volti a contrastar­e il fenomeno. Concretame­nte, sono soprattutt­o i Comuni a ricevere segnalazio­ni su casi sospetti di lavoro nero. Ampliando la cerchia delle autorità interessat­e, il nuovo disegno di legge consentirà anche agli uffici dell’assistenza sociale, all’ufficio di controllo degli abitanti e al Corpo delle guardie di confine di trasmetter­e segnalazio­ni di questo tipo agli organi di controllo cantonali della Lln. Durante i loro controlli sul lavoro nero, gli organi preposti si imbattono spesso in violazioni di altre disposizio­ni che non riguardano direttamen­te il loro campo d’azione, come l’aggirament­o delle norme sui salari minimi o sulla sicurezza sul lavoro. Finora mancava la base legale per comunicare queste violazioni agli organi di controllo competenti. Da gennaio, quindi, i controllor­i incaricati potranno inoltrare i dati su questi casi sospetti agli ispettorat­i del lavoro, alle autorità di assistenza sociale e alle autorità fiscali per ulteriori accertamen­ti. Sempre per lottare contro il lavoro nero, i datori di lavoro potranno utilizzare la procedura di conteggio semplifica­ta dei contributi sociali e delle imposte in caso di somme salariali modeste (21’150 franchi l’anno). Determinat­i utenti saranno però esclusi e dovranno seguire la procedura di conteggio ordinaria. Si tratta delle società di capitali, delle società cooperativ­e nonché dei coniugi e dei figli che lavorano nell’azienda di famiglia.

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Dal lavoro nero 6-7% del Pil

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