Bombardieri Usa nei cieli di Kim
Pechino – I bombardieri strategici Usa B-1B Lancers sono tornati nella notte a sorvolare la penisola coreana, ultima prova di forza verso Pyongyang: partiti martedì pomeriggio dalla base di Guam, due B-1B sono entrati nella Zona di identificazione di difesa aerea sudcoreana (Kadiz) in serata e simulato un attacco aria-terra sul mar del Giappone con due jet sudcoreani F-15K, replicando la prova anche sul Mar Giallo. Un’analoga operazione, poco prima, si era tenuta vicino all’isola di Kyushu. Nel corso dell’esercitazione il Giappone che ha schierato due F-15 per “testare l’abilità di risposta nei raid notturni”. Si è trattato della prima operazione “al buio” pianificata dal Comando del Pacifico americano coinvolgendo jet sudcoreani e giapponesi allo scopo di definire le risposte più opportune in caso di provocazioni del Nord. Che potrebbero maturare la prossima settimana a ridosso del 18 ottobre in apertura del 19º congresso del Partito comunista cinese. Ancora ieri, l’Asian Business Daily ha scritto che i militari sudcoreani e americani hanno individuato di recente il trasporto di 30 razzi Scud da Hwangju all’impianto di manutenzione di Nampo, sulla costa occidentale. Se il lancio multiplo di vettori a corto raggio è inusuale, c’è tuttavia il precedente di marzo 2014 quando Pyongyang ne utilizzò 71 in una settimana. Una mossa che mostrerebbe la capacità del Nord di variare tipi di provocazione dopo aver speso gli ultimi mesi a testare missili che potrebbero essere armati con testate nucleari e lanciati verso gli Usa. E in una intervista rilasciata alla Tass, il ministro degli Esteri di Pyongyang Ri Yong-ho ha affermato che Donald Trump “ha acceso la miccia” nella penisola coreana e verrà punito “con una pioggia di fuoco”.