Cresciano in Sasso: Fondazione
Durante il dibattito dell’aggregazione in Riviera, che ha portato al sì della votazione consultiva del 18 ottobre 2015, il paese vecchio di Cresciano, anche noto come ‘Al Sasso’ per via della sua posizione, è stato più volte menzionato quale esempio dell’attenzione che il nuovo ente politico vuole riservare alla tutela del territorio. Dalle parole si è ora passati ai fatti come ci spiega il municipale del Comune di Riviera Ivan Falconi, parlandoci dell’intervento richiesto ai militi della Protezione civile (Pci) per la valorizzazione dell’antico nucleo. Alcuni militi dell’Ente regionale sono infatti stati mobilitati in queste zone per piccoli lavori forestali estirpando vigneti abbandonati. Un intervento da leggere – ci dice Falconi, del quartiere di Cresciano – come un segnale che il Municipio di Riviera ha voluto lanciare «contro l’incuria» e lo stato di abbandono che da decenni ha portato al declino di questo antico terrazzo, dove sorge uno dei più noti monumenti di Cresciano, ossia la Chiesa di San Carlo che, si narra, sia stata visitata anche dallo stesso Carlo Borromeo, l’arcivescovo di Milano, che vi fece tappa durante una visita nelle valli superiori del Ticino. I militi della Pci concluderanno il loro impegno quassù, domani, venerdì. Ma, dopo l’intervento (importante ma comunque breve) dei volontari della Pci su una decina di piccole parcelle del nucleo, quale sarà il destino di ‘Cresciano in Sasso’? Rispondendo all’interrogativo posto, Falconi (che è capodicastero Edilizia pubblica e privata) ci anticipa che il Municipio ha previsto da un lato provvedimenti più severi, come l’estirpazione dei vigneti abbandonati, e d’altro canto prevede di continuare il suo impegno nella promozione del nucleo, istituendo una Fondazione incaricata di promuovere ulteriori migliorie proprio a favore del nucleo di ‘Cresciano in sasso’. CAVA