Centro giovani, è via d’uscita
Se ne saprà di più quando sarà presentato il preventivo 2018. Intanto, ai fautori della chiusura il capodicastero risponde con i (nuovi) numeri.
Mendrisio ha individuato una via d’uscita per il Centro giovani. E c’è da credere che, almeno a livello di Municipio, si farà di tutto per non farne una uscita... d’emergenza. È chiaro, ormai da tempo, che per scuotere il dibattito politico cittadino bastano due parole, Centro giovani (o ex Foft) appunto. Ogni volta che vengono evocate, ecco che le ‘fazioni’ si schierano. Del resto, anche tra le colonne di numeri del Piano finanziario (da qui al 2023) c’è chi – si legga i liberaliradicali – di recente non ha perso l’occasione per andare all’attacco. Per il fronte degli scettici la struttura andrebbe chiusa; o al massimo trasferita all’interno degli spazi del futuro Centro culturale ‘La Filanda’. E questo dopo sei anni dal varo dell’esperienza nata dentro le mura del rinverdito vecchio magazzino ortofrutticolo con vista sulla stazione. Adesso, però, l’esecutivo della città ha trovato il modo per dare continuità al Centro e alle sue attività. Giorgio Comi, capodicastero Politiche sociali, appare fiducioso. Anche se sui contenuti della proposta non vuole sbilanciarsi. «Sarà messo tutto nero su bianco nel prossimo preventivo per il 2018 – ci annuncia –. Sta di fatto che il Municipio ha sciolto le riserve sulla continuazione del Centro giovani e ha individuato la soluzione. Il tutto anche con l’intento di non bloccare i progetti in atto e quelli in predicato di partire, in un caso d’intesa con il Cantone. Quindi, una proposta c’è, e sarà dibattuta». Insomma, vi è da attendersi che in aula consiliare si faranno scintille. In effetti, se il ‘partito’ dei contrari (o dei critici) – con il Plr, in prima linea, Lega-Udc-Ind. e, per certi versi, i Verdi – sembra determinato a non retrocedere, i favorevoli – Insieme a Sinistra in testa, e il Ppd – sono pronti a dare battaglia. Su un punto, in ogni caso, Comi non transige: «Il tema delle politiche giovanili resterà all’interno del programma comunale. Basti dire che abbiamo in cantiere due iniziative di prevenzione primaria importanti».
‘Si è visto un aumento significativo’
Non a caso da tempo il dossier è sul tavolo dell’autorità comunale; che lo ha affrontato, tiene a ricordare Comi, e si è messa al lavoro per «identificare le debolezze e attuare i correttivi necessari. «E infatti si iniziano a raccogliere i frutti – ribadisce il capodicastero –. Visto che taluni ne fanno una questione di quantità, dirò, che, dati di settembre, in particolare, alla mano, si è registrato un aumento significativo di ragazzi. Molti giovani si sono avvicinati e frequentano con regolarità il Centro, all’interno e all’esterno (tanto che ci stiamo attrezzando per avere qualche cassonetto in più per la raccolta differenziata). Le serate con cena sono apprezzate e l’attività delle associazioni, che è ripresa, ha il suo seguito». All’ex Foft, infatti, non ci si è fermati, neanche durante il periodo estivo. Dopo le dimissioni della responsabile (per cambio di domicilio), ci si è organizzati per garantire la presenza di animatori, parttime in estate, a tempo pieno da settembre. Sullo sfondo, una parte della politica locale che premeva affinché non si pubblicasse il nuovo bando di concorso (congelato fino al dibattito sul preventivo). «Sono sconcertato dal rischio di togliere un servizio fondamentale per la popolazione giovanile – ammette Comi –. Ancora più ora, dopo essersi impegnati a fronteggiare le difficoltà, oggettive, e a cercare delle soluzioni. Infatti, modificate talune modalità, la situazione è migliorata. Ma c’è chi non vuole attendere di vedere i risultati». Sono altre le cifre che attirano l’attenzione, quelle dei conti del Comune. «Eppure, fatti due calcoli, la struttura incide davvero poco sul budget generale: si parla di meno di 200mila franchi in totale, senza considerare i contributi cantonali e i progetti esterni. Alla fine i costi si aggirano sui 130mila franchi». Si sono fatti anche sacrifici, annota Comi, per dare una mano a risparmiare su ‘La Filanda’, rinunciando a un metà tempo. Basterà? A confortare il capodicastero c’è il sostegno del Cantone. «Che conta sul fatto che la città mantenga un ruolo attivo e propositivo in un momento in cui si stanno ridefinendo le strategie delle politiche giovanili». Il confronto è aperto.