Argo 1 - mento di civica
Abbiamo appreso che il Cantone, durante un certo periodo di tempo, ha gestito operativamente i centri per richiedenti l’asilo di Peccia e Camorino, affidandone la cura del funzionamento quotidiano a una ditta autorizzata a svolgere attività private di sorveglianza. Non v’erano, apparentemente, presenti sul posto, almeno una delle figure professionali idonee a svolgere mansioni di accompagnamento sociale: operatori sociali, educatori, assistenti sociali, laureati in scienze sociali, pedagogiche o psicologiche o equivalenti. È come se il Cantone, ad un tratto, avesse ridotto al minimo le proprie esigenze per quanto riguarda i centri e la tutela dei loro ospiti. Perché? Due ipotesi: 1) È stato fatto con lo scopo di risparmiare. Infatti Argo 1 pretendeva di offrire una doppia prestazione, sicurezza e accompagnamento sociale, ad un prezzo che non copre neanche la prima prestazione! Quindi, pur sapendo che il personale non era adatto, si è chiuso un occhio. I fatti stanno dimostrando che non si è risparmiato e, ancora più grave, non abbiamo trattato le persone accolte temporaneamente con la dovuta professionalità e umanità. Alcuni rischi si sono d’altronde concretizzati: reclutamento estremista e abuso sugli utenti. 2) Si è davvero creduto che Argo 1 fosse qualificata per la doppia missione. È ovvio che i dipendenti di qualsiasi ditta che svolge attività private di investigazione e sorveglianza, non sono a priori qualificati per compiti di accompagnamento sociale. Nei bandi di concorso che appaiono in Ticino nel campo del lavoro sociale, è richiesta generalmente una formazione Sup o lauree universitarie, in più anni d’esperienza specifica. Si può concludere che non si è trattato soltanto di non rispetto di procedure, ma sono stati commessi anche errori di giudizio.
Francis Romano, Minusio