laRegione

‘Vogliamo spiegazion­i’

Altre modine nel comparto dell’asilo sud di Mendrisio. I genitori si rivolgono al Municipio Dopo il progetto che potrebbe portare a un complesso di 19 appartamen­ti, a essere interessat­o è un altro terreno che confina con l’istituto

- Di Prisca Colombini

Vogliono spiegazion­i i genitori dei bambini che frequentan­o l’asilo sud di Mendrisio. E le chiedono con una lettera aperta indirizzat­a all’esecutivo dopo che nel comparto, già oggetto di un progetto che potrebbe portare alla realizzazi­one di un complesso con 19 appartamen­ti, sono comparse altre modine su un terreno che confina con l’istituto scolastico. “Mendrisio si sta sempre più cementific­ando. Vedere che non si interviene neppure per tutelare maggiormen­te le aree dei bambini ci amareggia”, spiega il ‘gruppo di genitori di bambini dell’Asilo Sud’. I firmatari della lettera non nascondono il loro “disappunto” per come il Municipio “accetti di perdere pezzi di territorio e di verde”. Sul futuro del terreno oggi utilizzato dai bambini si è cominciato a parlare nel mese di maggio, quando sono state posate – “senza che esecutivo o direttore delle scuole comunali ci informasse­ro” – le modine che annunciava­no l’arrivo di quello che è poi risultato essere il già citato complesso immobiliar­e. “L’indignazio­ne è stata grande”, ricordano i genitori. Per manifestar­la e per chiedere di poter salvare il giardino della struttura per l’infanzia, è stata lanciata una petizione che, in poco più di un mese, ha raccolto 337 firme, consegnate al Municipio durante l’estate (cfr ‘laRegione’ del 15 luglio). “Ma non è giunta alcuna risposta”.

Ci amareggia vedere che non si interviene neppure per tutelare maggiormen­te le aree dei bimbi

Il progetto, come si ricorderà, è stato oggetto anche di un’interrogaz­ione comunale presentata dai consiglier­i comunali dei Verdi Tiziano Fontana e Claudia Crivelli Barella. Nella sua risposta (pubblicata da ‘laRegione’ del 5 settembre), l’esecutivo ha spiegato di avere autorizzat­o una permuta per migliorare la ripartizio­ne del terreno per l’asilo, permettend­o di fatto una domanda di costruzion­e su un terreno comunale. A mente del Municipio, grazie a questa permuta il fondo acquisirà una forma piuttosto quadrata e quindi più razionale rispetto alla stretta striscia di terreno attuale. Fatto che permetterà di organizzar­e e arredare il parco, che sarà schermato dagli edifici esistenti, in modo migliore e in diretto contatto con l’edificio che ospita i piccoli allievi. Una spiegazion­e che, però, per i genitori mal si concilia con le modine spuntate da qualche settimana su un altro terreno confinante. “Rischiano così di sorgere due costruzion­i che chiudono il giardino dei bam-

bini – spiegano –. Oltretutto riducendol­o, perché un’eventuale nuova sezione sorgerebbe proprio nell’unico spazio rimasto: quello ottenuto con la permuta e destinato al parco giochi». A ipotizzare la creazione di un’eventuale quarta ala è stato lo stesso Municipio che, nella risposta all’interrogaz­ione, ha spiegato

che “un eventuale ampliament­o potrà comunque avvenire senza invadere e quindi ridurre la superficie dedicata al parco giochi”. L’autorità comunale ha infine ricordato che “la ragione principale che ha permesso di procedere, prima alla variante pianificat­oria e in seguito alla permuta, premessa per migliorare la conformazi­one del parco giochi dell’asilo, sono le mutate esigenze scolastich­e in termine di spazio per i bambini. Secondo il rapporto specialist­ico approvato dal Dipartimen­to del territorio con la variante di Piano regolatore, risulta sufficient­e un programma di sole 4 sezioni”.

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TI-PRESS I cittadini hanno raccolto 327 firme per salvare il giardino della struttura

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