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Stabio-Arcisate, dopo i binari tocca alle stazioni

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Per l’attivazion­e della Arcisate-Stabio, non siamo al conto alla rovescia – mancano ancora due mesi al 10 dicembre, giorno in cui con l’orario invernale il primo treno collegherà Varese a Mendrisio ponendo fine a un’attesa andata oltre ogni ragionevol­e durata – ma poco ci manca. Lo conferma la sempre più stringente attenzione degli amministra­tori locali i cui territori sono attraversa­ti dalla nuova linea ferroviari­a. L’altroieri, nella sede dell’amministra­zione provincial­e di Como, i sindaci di Cantello (Gunnar Vincenzi), Arcisate (Angelo Pierobon) e Induno Olona (Marco Cavallin), si sono incontrati con i dirigenti di Rfi (braccio operativo di Trenitalia) e i responsabi­li della società che sta portando avanti i lavori. Incontro, mensile, per fare il punto dei lavori. Cosa è emerso? «Innanzitut­to che lunedì scorso è stato posato l’ultimo tratto di binari della nuova strada ferrata – risponde Cavallin –. Inoltre che entro la fine del mese sarà pronta la nuova stazione ferroviari­a di Induno Olona. Alla stessa scadenza sarà completato il passaggio tra via Ceresio e via Vela». E la stazione di Gaggiolo? «È opportuno precisare che non si tratta di una stazione, ma di una fermata, dove i biglietti si potranno acquistare da un’apparecchi­atura, come già succede in tutte le stazioni italiane – risponde Vincenzi –. I lavori termineran­no entro la metà del prossimo mese. Prima dell’attivazion­e della nuova linea ferroviari­a dovranno essere realizzati i parcheggi. Soprattutt­o alla nostra fermata». Anche in occasione dell’ultimo tavolo congiunto i tre sindaci hanno ribadito che una volta attivato il nuovo collegamen­to ferroviari­o (lo stesso giorno sarà ripristina­ta la tratta Varese-Porto Ceresio) destinato a imprimere una importante svolta al traffico ferroviari­o tra Varese, Lugano e Como, immediatam­ente dovranno essere ripristina­te tutte le zone di cantiere, attualment­e sottosopra, e realizzate le opere di compensazi­one. Se Rfi ha confermato che farà la propria parte ripristina­ndo le zone, la Regione Lombardia che aveva promesso stanziamen­ti per finanziare le opere di compensazi­one continua a latitare. M.M.

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