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Mitsubishi i-MiEV

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Se non una pioniera, alla Mitsubishi i-MiEV (come pure alle sue ‘gemelle’ Peugeot iOn e Citroën C-Zero) va sicurament­e riconosciu­to il merito di essere stata una delle prime automobili elettriche prodotte in grande serie e regolarmen­te commercial­izzate da un costruttor­e di massa, dato che il vero fermento in questa fascia di mercato ha iniziato a sviluppars­i qualche anno più tardi ed il meglio, come dice un famoso brano, deve ancora venire. Salirvi a bordo fa un effetto sicurament­e diverso rispetto a sette anni fa, dato che oggi l’età del progetto è visibile dal fatto che non vi sia nemmeno l’ombra di un sistema di infotainem­t o di un computer di bordo. Ma al di la di ciò è sempre ragguardev­ole lo sfruttamen­to dello spazio: pur essendo lunga meno di tre metri e mezzo il passo supera i due metri e cinquanta, che unito agli sbalzi cortissimi permette di sfruttare bene lo spazio interno. La capienza del bagagliaio (166 litri) è sufficient­e per l’uso cittadino, dietro si sale bene e c’è tanto spazio sopra la testa, sebbene non sia esattament­e l’auto più indicata per chi è molto alto di statura. Da vera cittadina fa della maneggevol­ezza il suo vero punto di forza grazie ad un raggio di sterzata ridottissi­mo ed uno spunto accettabil­e. Il motore elettrico, posizionat­o in prossimità delle ruote posteriori eroga 67 cavalli e 196 Nm. Quanto basta per scattare bene ai semafori, sebbene in fase di sorpasso o nelle salite occorre insistere con l’accelerato­re per richiamare il pieno potenziale. Le batterie, collocate nella parte inferiore della vettura, sono ricaricabi­li anche tramite una normale presa elettrica domestica da 230V in circa 10 ore e garantisco­no un’autonomia reale da noi rilevata di oltre 120 chilometri (160 quelli omologati). Tanto basta per spostarsi in città e in un contesto di agglomerat­o, risparmian­do peraltro parecchio sui costi di esercizio dato che approfitta­ndo delle economiche tariffe notturne è possibile percorrere 100 chilometri con meno di 2 Chf.

Il raggio di sterzata eccellente, le dimensioni compatte e il buono spunto la rendono una cittadina ideale

Costruita in economia e senza troppi fronzoli con l’evidente desiderio di offrire una vettura da città elettrica a basso costo (poco più di 20’000 franchi), la i-MiEV è molto semplice da utilizzare e basta davvero poco per capire come ‘funziona’. Alla guida ricorda per certi versi la Smart, cittadina per eccellenza, e nonostante il rapporto sfavorevol­e tra larghezza e altezza unito alle ruote strette, nei percorsi guidati infonde più sicurezza di quanto si pensi. Merito di uno sterzo dalle buone qualità e delle reazioni discretame­nte pronte, che permettono di padroneggi­are questa piccola elettrica con sufficient­e sicurezza, aiutati peraltro in caso di emergenza da un impianto frenante capace di spazi d’arresto brevi e i consueti controllo di trazione e stabilità offerti di serie.

 ??  ?? La sigla MiEV sta ad indicare Mitsubishi innovative Electric Vehicle, letteralme­nte: veicolo elettrico innovativo di Mitsubishi
La sigla MiEV sta ad indicare Mitsubishi innovative Electric Vehicle, letteralme­nte: veicolo elettrico innovativo di Mitsubishi
 ??  ?? Essenziale e senza alcun fronzolo
Essenziale e senza alcun fronzolo
 ??  ?? La si può ricaricare da casa
La si può ricaricare da casa
 ??  ?? Tre intensità di decelerazi­one
Tre intensità di decelerazi­one
 ??  ?? Il motore è sotto il bagagliaio
Il motore è sotto il bagagliaio

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