Sì al ‘patentino’ a 17 anni
Nuovi conducenti, il governo prende posizione sulle modifiche in consultazione a livello federale
Dalla data di emissione della licenza di allievo conducente all’esame pratico però deve trascorrere almeno un anno
Staccare il ‘patentino’ già a 17 anni? Una buona idea, che si allineerebbe peraltro a quanto succede in gran parte dell’Unione europea. Il Consiglio di Stato è favorevole a una delle principali misure previste dal “pacchetto” ‘Opera 3’, attualmente in consultazione a livello federale e che mira a “ottimizzare” le procedure di “ammissione di persone alla circolazione stradale”. Con la nuova ordinanza elaborata dal Dipartimento federale dei trasporti (Datec) si vuole disporre per i candidati “una formazione più completa”, affinché possano acquisire “tutte le competenze operative di cui hanno bisogno per diventare dei conducenti sicuri e responsabili”. L’impostazione “a due fasi” è confermata (patente prima in prova, poi definitiva) anche se tra una fase e l’altra le ore di corso vengono ridotte, così come i tempi: dagli attuali tre anni a un minimo di sei mesi. Una proposta, quest’ultima, che non piace al governo ticinese, come si legge nella presa di posizione inviata al Datec mercoledì. “Il carico di lavoro amministrativo supplementare per gestire i termini e gli esoneri sarebbe sicuramente troppo oneroso – si legge –. Riteniamo che la soluzione migliore sia non fissare un termine obbligatorio, ma raccomandare e promuovere (anche con azioni concrete) l’effettuazione del corso il più presto possibile”. Per contro, l’Esecutivo accoglie favorevolmente il nuovo vincolo proposto dall’ordinanza federale di non consentire l’esame pratico prima di un anno dalla data di rilascio del ‘patentino’, per i minori di 25 anni. “È vero che sarà impossibile controllare quanti chilometri un allievo percorre effettivamente nel corso dell’anno, ma è praticamente certo che la percorrenza media degli allievi conducenti aumenterà – rileva il governo –, con un indubbio beneficio per la formazione dell’allievo e la sicurezza stradale (tasso di incidente superiore alla media per i neopatentati con età compresa fra 18 e 24 anni). Una soluzione di compromesso potrebbe essere rappresentata dalla riduzione del limite a 23 anni”. Per quanto concerne invece la formazione di base, con l’obbligo di seguire un’ora di corso sulla frenata d’emergenza e un’ora sulla guida ecologica, “non viene respinta i principio”. Ma “una proposta così limitata – fa notare il Consiglio di Stato – porta pochissimo alla formazione del conducente”, concludendo che è meglio respingere la proposta. Contrario anche ad annullare i termini di scadenza del ‘patentino’, perché “tale soluzione appesantirebbe inutilmente con licenze di fatto non più attive i sistemi informatici dei cantoni. Riteniamo che una validità limitata a cinque anni sia una buona soluzione di compromesso”.