laRegione

Caduta a Castelgran­de, per il Cantone la sicurezza è garantita

Il sindaco: tema gestionale da approfondi­re nell’ambito del progetto di rilancio

-

Aprile 2014, un bambino cade sulle rocce di Sasso Corbaro e rotola per alcuni metri riportando ferite al capo. Marzo 2015: un 30enne inciampa e ruzzola per una ventina di metri lungo la scalinata del Castelgran­de riportando contusioni e una commozione cerebrale. Ottobre 2017, un ragazzino arrampicat­osi fra i merli della murata di Castelgran­de cade sulle rocce da un’altezza di due metri e mezzo riportando ferite lievi ma rischiando di ‘volare’ lungo la sottostant­e parete a strapiombo. Sono pochissimi gli incidenti capitati negli ultimi anni nei tre castelli di Bellinzona. Tutti, peraltro, senza pesanti conseguenz­e fisiche. Si potrebbe dire che Castelgran­de, Montebello e Sasso Corbaro siano più sicuri di fiumi, laghi, strade, montagne e piste da sci. Tuttavia specialmen­te l’ultimo episodio – al di là delle responsabi­lità attribuibi­li al ragazzino che avrebbe fatto tutto da solo mentre giocava con tre suoi amici – può far sollevare qualche interrogat­ivo sull’accessibil­ità di determinat­e aree a rischio caduta, soprattutt­o quando ad avventurar­si sono dei bambini. Proprietar­io dei castelli è il Cantone; alla Sezione della logistica abbiamo chiesto se nella roccia sottostant­e il tratto di mura che guarda su Piazza del Sole, teatro della caduta di mercoledì, vi sia un parapetto o una rete di sicurezza. «Non vi sono ulteriori misure di sicurezza – risponde il caposezion­e Walter Bizzozero – anche perché la misura di sicurezza è la murata stessa». C’è una carenza di sicurezza nel punto in questione o in altri punti? «Quando si parla di beni storici come i castelli di Bellinzona, gli interventi edili non possono modificare la struttura originale. Il tema legato alla sicurezza delle persone è stato affrontato nell’ambito del restauro realizzato negli anni 90 ed è stato risolto come oggi vediamo. Nel tratto in questione comunque non vi è carenza di misure di sicurezza poiché le mura di cinta la garantisco­no già». Il progetto di rilancio dei tre castelli (raddoppio affluenza, soprattutt­o famiglie) contempla un concetto di sicurezza volto a limitare il rischio di cadute lungo le mura? «Il progetto non è ancora entrato nella fase realizzati­va, di conseguenz­a non si è ancora affrontato questo tema. Un eventuale intervento edile su di un bene culturale deve comunque passare al vaglio della Commission­e beni culturali». I due gruppi di lavoro tecnico e politico istituiti – conferma il sindaco Mario Branda – non hanno ancora affrontato la questione: «La situazione odierna presenta un elevato grado di sicurezza. A ogni modo il tema sarà considerat­o nell’approfondi­mento degli aspetti gestionali e organizzat­ivi». MA.MO.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland