‘Strettoie da eliminare’
Vallemaggia, sostegno in Gestione alla mozione di Giacomo Garzoli (Plr) e Fiorenzo Dadò (Ppd) Lunedì prossimo in Gran Consiglio la decisione sulle proposte dei due deputati per procedere celermente con il miglioramento della viabilità
Mentre il Consiglio di Stato nel suo rapporto si è espresso negativamente, dalla Commissione della gestione e finanze (relatore Gabriele Pinoja, Udc)è giunto invece un sì convinto. Dopo aver effettuato un sopralluogo con il consigliere di Stato Claudio Zali e constatate le effettive difficoltà che vi sono per la viabilità e il trasporto pubblico, i commissari si sono espressi a favore dell’eliminazione delle strettoie che permangono sulla strada cantonale in Rovana e Lavizzara, come richiesto nel 2015 in una mozione dai deputati valmaggesi Giacomo Garzoli (Plr) e Fiorenzo Dadò (Ppd). E lunedì prossimo in parlamento vi sono quindi ottime possibilità che venga finalmente data luce verde ai lavori per migliorare la percorrenza di alcuni tratti problematici. “La Commissione”, pur comprendendo che “tutto non può per ora essere fatto” invita il Gran Consiglio a evadere positivamente la mozione e quindi sollecita il governo a procedere puntualmente con l’eliminazione del pericoloso collo di bottiglia sulla strada CevioLinescio, dopo il 10° tornante e a far elaborare uno studio di massima per l’allargamento dei tornanti sulla strada Cevio-Linescio, con la presentazione di un rapporto al parlamento. Inoltre, dovrà essere eseguito l’allargamento dei due tornanti sopra Cavergno, in zona Ravör, prima della deviazione per Brontallo e si dovrà procedere con dei “miglioramenti generali della strada, nei sensi intesi dalla mozione, durante i lavori di manutenzione e soprattutto prevedere la formazione di alcune piazze di scambio nel tratto che va dai tornanti del Moro- Corgello- Cambleo fino alla piana di Mogno”.
‘Rivendicazioni giustificate’
La Gestione riconosce che “in Vallemaggia lo Stato ha concretizzato nel passato fino ad oggi tutta una serie d’importanti investimenti nel settore stradale proprio allo scopo di migliorare e rendere più sicuro il transito viario di tutti i vettori di traffico”. Nel suo rapporto, d’altronde, il governo ha elencato la lunga serie di importanti lavori svolti nel corso degli ultimi tre lustri, sia nel fondovalle sia nelle valli periferiche. Tuttavia, i commissari ritengono che si debbano completare gli interventi, tenendo conto delle rivendicazioni dei cittadini e delle autorità “quale minima contropartita per lo smantellamento della Ferrovia Locarno-Bignasco avvenuto il 15 novembre 1965, nonché per lo sfruttamento di tutte le forze idriche che poco ha lasciato ai vallerani ma molto ha fruttato alle casse del Cantone
e delle Partnerwerke”. Pertanto, la Commissione della gestione e delle finanze condivide i principi della mozione, che – si legge – vanno considerati “con la dovuta serietà e priorità” e sono del parere “che l’accessibilità di queste regioni mediante i mezzi pubblici debba rimanere una priorità se non si vuole
che l’obiettivo di sostenere le valli più periferiche non rimanga puramente declamatorio”. Questo tenuto conto anche che “...le strade che le collegano ai fondovalle costituiscono l’unico collegamento percorribile”. In conclusione, la Commissione non intende “sottovalutare gli investimenti effettuati in passato e saluta con soddisfazione gli sforzi del Cantone in questo senso”. “Tuttavia – afferma – almeno alcuni tratti sulle strade della Valle Rovana e della Valle Lavizzara presentano alcuni punti problematici che meritano di essere risolti con una certa priorità”.