Cattedrale, voce alle autorità
Attesa da sette anni, la riapertura della Cattedrale di san Lorenzo a Lugano sarà celebrata durante tutto il fine settimana. Ieri, la parola è stata data alle autorità civili e religiose, ai benefattori e alle maestranze che hanno portato a termine il restauro del bene culturale costato poco meno di 16 milioni di franchi. La cerimonia ufficiale è stata presieduta dal vescovo di Lugano Valerio Lazzeri visibilmente emozionato che ha manifestato «una profonda gratitudine» accompagnato dal vescovo emerito Pier Giacomo Grampa. La parola è poi passata al consigliere di Stato Claudio Zali, titolare del Dipartimento del territorio che ha gestito i lavori tramite l’Ufficio beni culturali. Zali ha sottolineato il momento significativo rievocando l’importanza del bene protetto per il suo valore simbolico, artistico e culturale. Non solo per la città ma per tutto il cantone. Dal canto suo, il sindaco di Lugano Marco Borradori ha messo in evidenza il meraviglioso risultato ottenuto e come molti luganesi attendevano con trepidazione la riapertura della Cattedrale. Per la parte artistica sono intervenuti la capoufficio Beni culturali Simonetta Biaggio Simona, l’architetto Franco Pessina e l’architetto Stefano Alberio. Oggi si darà spazio alla partecipazione della popolazione e ai fedeli diocesani, chiamati per la solenne celebrazione della Dedicazione del nuovo altare, con la reposizione delle reliquie dei patroni della Diocesi (s. Carlo Borromeo, s. Ambrogio e s. Abbondio, e i beati Pietro Berno e Nicolò Rusca). Domenica, dopo una mattinata di visite guidate, nel tardo pomeriggio a farla da padrone sarà la musica di Claudio Monteverdi, interpretata dai Solisti e il Coro della Rsi, da I Barocchisti, l’ensemble More Antiquo e da Concerto Palatino diretti da Diego Fasolis.