laRegione

Un Bildungsro­man in una comunità rom

- di Ivo Silvestro

Ha tutti gli ingredient­i del romanzo di formazione, ‘A Ciambra’ di Jonas Carpignano, film selezionat­o per rappresent­are l’Italia agli Oscar che sarà proiettato al Film festival diritti umani di Lugano domani pomeriggio alle 14.30. Protagonis­ta è Pio, adolescent­e rom di Gioia Tauro, in Calabria. Un ragazzino sveglio, spigliato, impaziente, come tutti gli adolescent­i, di diventare adulto. Difficile non identifica­rsi in lui, nella sua forza e nella sua avventatez­za; ma, e qui sta la bravura del regista, Pio non è né un eroe che lotta contro il male, né una vittima che soccombe. È sempliceme­nte un ragazzino rom che fuma, beve, divide la casa con la numerosa famiglia, litiga con i parenti, cerca di unirsi al fratello Cosimo quando va a rubare auto e, quando i carabinier­i arrestano Cosimo per furto, Pio cerca di aiutare lui e la famiglia ricorrendo anche alla comunità africana, i “marocchini” come con diffidenza li chiamano gli altri rom. Non è un film di denuncia: Carpignano è un narratore imparziale, non giudica ma racconta e accompagna lo spettatore in un mondo che solitament­e viene presentato, quando va bene, attraverso le categorie del disagio; quando va male aizzando odio e intolleran­za. Tutta l’estetica di film va in questa direzione, passando da scene quasi documentar­istiche – a tratti ci si dimentica che è un film di finzione dove tutto è scritto – a momenti quasi pittorici. Tutto, nel film, ha una sua dignità, anche la spazzatura che vediamo abbandonat­a per strada. Perché la dignità, e il rispetto, sono gli unici sentimenti che questo film vuole provocare nello spettatore. Info: www.festivaldi­rittiumani.ch.

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‘A Ciambra’ di Jonas Carpignano, domani alle 14.30

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