Due su due. Altro che fatica
Dopo il Ginevra l’Ambrì mette sotto anche il Losanna segnando due volte in un minuto e difende l’ottavo posto
Ambrì – Sopra la riga. Ancora. Grazie al secondo successo di fila, ed è una prima in questa stagione. E così, ventiquattr’ore dopo aver vinto a Ginevra, l’Ambrì di Luca Cereda riesce a metter sotto anche il Losanna. Ovvero le due squadre che (adesso) gli stanno direttamente dietro. Al termine di un doppio turno che per i biancoblù riveste un’importanza fondamentale, e che puntualmente non falliscono. Segnando cinque gol in due partite e incassandone uno solo. Meglio di così.
Si decide tutto già nel primo tempo. Con i biancoblù che negli ultimi 40’ sprecano 5 occasioni con l’uomo in più.
Eppure. Eppure la partita della Valascia comincia come peggio non potrebbe, per Conz e i suoi compagni. Con Sandro Zangger che, alla primissima occasione della partita, si fa dimenticare da tutti a due passi dalla porta leventinese: è l’1-0 per gli ospiti nel 58esimo secondo di gioco. Quella, però, è soltanto la prima di tutta una serie di pericolosissime azioni (come il gol fallito a porta vuota da Pesonen o il palo di Jeffrey a botta sicura al 7’) dei vodesi. Che, alla loro prima uscita dopo il siluramento di Daniel Ratushny, nel primo tempo offrono quanto di meglio possa offrire il loro repertorio, mentre la Valascia sostanzialmente sta a guardare.
Invece, improvvisamente, a un certo punto tutto cambia. Grazie all’insistenza di Goi, che recupera un puck nell’angolo e poi piazza un disco d’oro per Berthon, e poi all’opportunismo di Emmerton, in powerplay, l’Ambrì torna prepotentemente in corsa, ribaltando la frittata in appena un minutino tra il 18’18’’ e il 19’15’’.
A quel punto nessuno l’immagina, ma saranno proprio quelle due reti la svolta della partita. Che nei restanti due tempi si farà decisamente equilibrata. Pur se i biancoblù riusciranno nell’impresa di non concretizzare quattro penalità minori quasi consecutive nel solo tempo di mezzo, più una quinta in quello conclusivo. Sostanzialmente perché in quei cinque powerplay i tiri non arrivano, e quando invece arrivano non hanno il peso del gol. Di positivo c’è soprattutto che, una volta per tutte, viene sconfessato il famoso modo di dire, secondo cui – per forza – chi sbaglia poi deve pagare. Infatti, nonostante gli sforzi dei vodesi – specialmente in epilogo di serata –, i ragazzi di Cereda riescono a portare a casa tre punti preziosissimi, oltre che davvero meritati, lavorando tanto e stringendo i denti. In quella che era addirittura la loro quinta partita in appena otto giorni. Segno che, davvero, la fatica è solo nella testa, come ama spesso ripetere il loro coach.