laRegione

Due su due. Altro che fatica

Dopo il Ginevra l’Ambrì mette sotto anche il Losanna segnando due volte in un minuto e difende l’ottavo posto

- Di Christian Solari

Ambrì – Sopra la riga. Ancora. Grazie al secondo successo di fila, ed è una prima in questa stagione. E così, ventiquatt­r’ore dopo aver vinto a Ginevra, l’Ambrì di Luca Cereda riesce a metter sotto anche il Losanna. Ovvero le due squadre che (adesso) gli stanno direttamen­te dietro. Al termine di un doppio turno che per i biancoblù riveste un’importanza fondamenta­le, e che puntualmen­te non falliscono. Segnando cinque gol in due partite e incassando­ne uno solo. Meglio di così.

Si decide tutto già nel primo tempo. Con i biancoblù che negli ultimi 40’ sprecano 5 occasioni con l’uomo in più.

Eppure. Eppure la partita della Valascia comincia come peggio non potrebbe, per Conz e i suoi compagni. Con Sandro Zangger che, alla primissima occasione della partita, si fa dimenticar­e da tutti a due passi dalla porta leventines­e: è l’1-0 per gli ospiti nel 58esimo secondo di gioco. Quella, però, è soltanto la prima di tutta una serie di pericolosi­ssime azioni (come il gol fallito a porta vuota da Pesonen o il palo di Jeffrey a botta sicura al 7’) dei vodesi. Che, alla loro prima uscita dopo il silurament­o di Daniel Ratushny, nel primo tempo offrono quanto di meglio possa offrire il loro repertorio, mentre la Valascia sostanzial­mente sta a guardare.

Invece, improvvisa­mente, a un certo punto tutto cambia. Grazie all’insistenza di Goi, che recupera un puck nell’angolo e poi piazza un disco d’oro per Berthon, e poi all’opportunis­mo di Emmerton, in powerplay, l’Ambrì torna prepotente­mente in corsa, ribaltando la frittata in appena un minutino tra il 18’18’’ e il 19’15’’.

A quel punto nessuno l’immagina, ma saranno proprio quelle due reti la svolta della partita. Che nei restanti due tempi si farà decisament­e equilibrat­a. Pur se i biancoblù riuscirann­o nell’impresa di non concretizz­are quattro penalità minori quasi consecutiv­e nel solo tempo di mezzo, più una quinta in quello conclusivo. Sostanzial­mente perché in quei cinque powerplay i tiri non arrivano, e quando invece arrivano non hanno il peso del gol. Di positivo c’è soprattutt­o che, una volta per tutte, viene sconfessat­o il famoso modo di dire, secondo cui – per forza – chi sbaglia poi deve pagare. Infatti, nonostante gli sforzi dei vodesi – specialmen­te in epilogo di serata –, i ragazzi di Cereda riescono a portare a casa tre punti preziosiss­imi, oltre che davvero meritati, lavorando tanto e stringendo i denti. In quella che era addirittur­a la loro quinta partita in appena otto giorni. Segno che, davvero, la fatica è solo nella testa, come ama spesso ripetere il loro coach.

 ?? TI-PRESS/D.AGOSTA ??
TI-PRESS/D.AGOSTA

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland