laRegione

In Austria vince la destra

Nelle elezioni legislativ­e i socialdemo­cratici ammettono la sconfitta. Possibile una maggioranz­a tra Popolari e ‘liberali’.

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Nelle legislativ­e di ieri, il giovane Sebastian Kurz porta i Popolari oltre il 30%. Probabile la formazione di un governo con l’estrema destra dell’Fpoe, che ha superato il 26%.

Vienna – In Austria stravince la destra. Nelle elezioni legislativ­e di ieri, Sebastian Kurz ha portato il Partito popolare austriaco (Oevp) a un successo impensabil­e fino a pochi mesi fa; mentre l’estrema destra dell’Fpoe – poco importa se preceduta, a spoglio non concluso, di un paio di punti percentual­i dai socialdemo­cratici – ha ottenuto ben più di un quarto dei voti. Kurz, 31 anni, si appresta così a diventare il più giovane cancellier­e austriaco, alla guida di un governo che molti prevedono in coabitazio­ne con l’Fpoe. E non sarebbe poi una novità per l’Austria. Grazie ad una netta sterzata a destra e ad una campagna giocata sul contrasto all’immigrazio­ne, in pochi mesi Kurz ha portato l’Oevp fuori da una profonda crisi verso il trionfo con il 31,7% dei consensi, guadagnand­o quasi l’8% rispetto alle elezioni del 2013. Un’impennata senza paragoni per un partito presente in parlamento dal 1945. Saranno invece i voti per corrispond­enza a decidere il testa a testa per il secondo posto tra i socialdemo­cratici Spoe del cancellier­e uscente Christian Kern (al 26,8%) e l’Fpoe di Heinz Christian Strache (26%). Un quadro in cui spicca la fuoriuscit­a dal parlamento dei Verdi, rimasti sotto la soglia del 4%: non accadeva dal 1986. I Verdi, che neanche un anno fa avevano festeggiat­o il successo di Alexander Van der Bellen alle presidenzi­ali, hanno risentito soprattutt­o della scissione del loro storico leader Peter Pilz, che con la sua nuova lista dovrebbe invece entrare nel Nationalra­t. Stabili invece al 5% i liberali Neos. Il cancellier­e uscente Kern ha ammesso la sconfitta: «In Austria, come già in altri Paesi europei, assistiamo a una forte svolta a destra che evidenteme­nte non favorisce i movimenti socialdemo­cratici», ha detto, annunciand­o di voler restare in parlamento anche se il suo partito dovesse passare all’opposizion­e. Il cancellier­e in pectore Sebastian Kurz ha invece esultato, e ci mancherebb­e altro. «Questo voto – ha scandito – è un chiaro mandato per realizzare le riforme e i cambiament­i voluti dai cittadini». E da lui suggeriti. Come già avvenuto nel duello tra Van der Bellen e Norbert Hofer alle presidenzi­ali, i voti per posta potrebbero favorire i partiti liberali, ma lo scenario politico ormai è definito. Kurz potrà scegliere il suo partner di coalizione tra i socialdemo­cratici e l’estrema destra, potendo contare su una maggioranz­a che sfiora il 60%. Per il momento sembra molto più probabile un’alleanza con Strache: negli ultimi mesi le posizioni di Oevp e Fpoe si sono molto avvicinate.

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KEYSTONE Kurz der Junge

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