È ora di cambiare registro
Pier Tami si è espresso in termini molto duri dopo l’inguardabile prestazione contro il Basilea, quinta sconfitta consecutiva
Lugano – «Non penso sia necessario portare i giocatori in fabbrica, ma se dovremo lavorare di più lo faremo: chi terrà il ritmo bene, chi non ce la farà rimarrà negli spogliatoi». È un Pier Tami imbufalito, quello che commenta la peggior prestazione stagionale del Lugano, 0-4 con il Basilea, quinta sconfitta consecutiva (15 reti subite, una fatta). Il tecnico non perde la sua proverbiale compostezza, ma si capisce che a Cornaredo le prossime settimane saranno molto calde. Anche per i giocatori... «La sicurezza del posto di lavoro è l’ultimo dei miei pensieri, se il presidente riterrà giusto cambiare lo farà e non avrò nulla da ridire. Sono invece molto preoccupato per la facilità con la quale la squadra si è arresa, la debolezza mostrata in troppi episodi. Il primo e il terzo gol sono da “oggi le comiche”, emblemi del Lugano odierno». La prestazione contro il Basilea ha lasciato tutti a bocca aperta. Come se in campo fosse entrata una squadra già rassegnata alla sconfitta: molle, sempre in ritardo nei contrasti, timorosa, vittima sacrificale dei renani... «Non prendiamo l’alibi dell’avversario. Il Basilea non c’entra nulla, ha soltanto disputato la sua onesta partita. Il Lugano se vuole compiere un salto di qualità deve entrare in campo con un’altra attitudine, con una rabbia diversa. Nel calcio puoi iniziare a parlare di tattica e tecnica soltanto se vinci i duelli: se non li vinci, o se peggio ancora li eviti, tutti gli altri discorsi cadono nel vuoto. Per fortuna abbiamo affrontato il Basilea e non una squadra in lotta per la salvezza, perché il risultato sarebbe stato lo stesso». In questo momento, al Lugano
non ne va bene una: al minimo errore paga dazio (ad esempio sul raddoppio) e quando prova a rialzare la testa viene puntualmente mortificato (clamorosa traversa di Sabbatini al 47’). Ma la fortuna va cercata in primis con un atteggiamento mentale positivo, proprio ciò che ai bianconeri fa difetto... «Sono deluso e arrabbiato per questa prestazione. Ci sono elementi che purtroppo hanno completamente sbagliato l’approccio, occorre capire che bisogna cambiar registro da subito. Se ci sono giocatori che in questo momento non possono mettere il piede, cercheremo qualcuno che
sia in grado di farlo. D’ora in poi scenderanno in campo soltanto coloro che in allenamento mi avranno dimostrato di essere pronti alla battaglia. Perché certe prestazioni non le posso più accettare, altrimenti vorrebbe dire prendersi in giro. Non voglio sentire scuse, chiacchiere su sistemi di gioco e tattica. Cose che non c’entrano nulla, oggi abbiamo perso tutti i duelli dal primo all’ultimo minuto e quando non li abbiamo persi è perché abbiamo preferito rimanere a due metri dall’avversario e lasciarlo concludere in tutta tranquillità. Non lo posso più accettare».