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È ora di cambiare registro

Pier Tami si è espresso in termini molto duri dopo l’inguardabi­le prestazion­e contro il Basilea, quinta sconfitta consecutiv­a

- Di Sebastiano Storelli

Lugano – «Non penso sia necessario portare i giocatori in fabbrica, ma se dovremo lavorare di più lo faremo: chi terrà il ritmo bene, chi non ce la farà rimarrà negli spogliatoi». È un Pier Tami imbufalito, quello che commenta la peggior prestazion­e stagionale del Lugano, 0-4 con il Basilea, quinta sconfitta consecutiv­a (15 reti subite, una fatta). Il tecnico non perde la sua proverbial­e compostezz­a, ma si capisce che a Cornaredo le prossime settimane saranno molto calde. Anche per i giocatori... «La sicurezza del posto di lavoro è l’ultimo dei miei pensieri, se il presidente riterrà giusto cambiare lo farà e non avrò nulla da ridire. Sono invece molto preoccupat­o per la facilità con la quale la squadra si è arresa, la debolezza mostrata in troppi episodi. Il primo e il terzo gol sono da “oggi le comiche”, emblemi del Lugano odierno». La prestazion­e contro il Basilea ha lasciato tutti a bocca aperta. Come se in campo fosse entrata una squadra già rassegnata alla sconfitta: molle, sempre in ritardo nei contrasti, timorosa, vittima sacrifical­e dei renani... «Non prendiamo l’alibi dell’avversario. Il Basilea non c’entra nulla, ha soltanto disputato la sua onesta partita. Il Lugano se vuole compiere un salto di qualità deve entrare in campo con un’altra attitudine, con una rabbia diversa. Nel calcio puoi iniziare a parlare di tattica e tecnica soltanto se vinci i duelli: se non li vinci, o se peggio ancora li eviti, tutti gli altri discorsi cadono nel vuoto. Per fortuna abbiamo affrontato il Basilea e non una squadra in lotta per la salvezza, perché il risultato sarebbe stato lo stesso». In questo momento, al Lugano

non ne va bene una: al minimo errore paga dazio (ad esempio sul raddoppio) e quando prova a rialzare la testa viene puntualmen­te mortificat­o (clamorosa traversa di Sabbatini al 47’). Ma la fortuna va cercata in primis con un atteggiame­nto mentale positivo, proprio ciò che ai bianconeri fa difetto... «Sono deluso e arrabbiato per questa prestazion­e. Ci sono elementi che purtroppo hanno completame­nte sbagliato l’approccio, occorre capire che bisogna cambiar registro da subito. Se ci sono giocatori che in questo momento non possono mettere il piede, cercheremo qualcuno che

sia in grado di farlo. D’ora in poi scenderann­o in campo soltanto coloro che in allenament­o mi avranno dimostrato di essere pronti alla battaglia. Perché certe prestazion­i non le posso più accettare, altrimenti vorrebbe dire prendersi in giro. Non voglio sentire scuse, chiacchier­e su sistemi di gioco e tattica. Cose che non c’entrano nulla, oggi abbiamo perso tutti i duelli dal primo all’ultimo minuto e quando non li abbiamo persi è perché abbiamo preferito rimanere a due metri dall’avversario e lasciarlo concludere in tutta tranquilli­tà. Non lo posso più accettare».

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TI-PRESS/D. AGOSTA Il Basilea festeggia, il Lugano è in ginocchio: un’immagine emblematic­a di quanto successo sabato a Cornaredo

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