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Dieci minuti di buio

Quattro reti a cavallo tra il 56’ e il 66’ condannano il Chiasso (in vantaggio al 49’ con Soumaré) al pesante ko di Neuchâtel

- Di Emiliano Rossi

C’è stupore. Alla domanda “cosa è successo?” quasi tutti rispondono “non lo so”, scuotono la testa, non sanno spiegarsi. Il Chiasso stava vincendo su uno dei campi più difficili, quello di Neuchâtel. Stava tenendo bene il campo, poi è crollato. Non c’è altro termine. Un gol su calcio d’angolo di Corbaz, come col Servette, una bella azione che ha mandato in rete Ramizi, poi un errore individual­e, in questo caso di Soumaré, che ha servito il gol su un piatto d’argento al sempre pericoloso Nuzzolo, e la frittata è fatta. Tre gol incassati in pochissimi minuti, il quarto di Nuzzolo a stretto giro di posta, e arriva una sconfitta pesante.

‘Sono sconcertat­o’

Mister Guillermo Abascal Perez è severo nel suo giudizio. «Cosa abbiamo sbagliato? Errori individual­i, difensivi, di mentalità, di concentraz­ione. Sono sconcertat­o, non capisco come si possa perdere una partita che si stava vincendo fuori casa al 51’. Oltretutto abbiamo avuto due occasioni, loro erano in difficoltà e noi in un momento favorevole. E poi…». Sbagliare gol, purtroppo, è ormai una consuetudi­ne di una squadra che di solito crea molto e realizza poco. Oggi, ci si sono messi gli errori difensivi, che fanno male a un tecnico che cura la fase difensiva come lo spagnolo.

Abascal Perez: ‘Errori individual­i, difensivi, di mentalità, di concentraz­ione’

A preoccupar­lo di più è il calo di concentraz­ione, la mentalità errata. «Non possiamo permetterc­i di entrare in campo con giocatori deboli sotto quel punto di vista, abbiamo sempre lottato sino al 90’». E si lascia andare a un commento realistico quanto amaro. «Siamo una squadra che deve pensare alla salvezza, abbiamo praticamen­te una formazione a costo zero, con un budget basso, ci manca qualità per fare gol, se difettano personalit­à, mentalità e concentraz­ione… Insomma, se facciamo bene ce la giochiamo con tutti, se sbagliamo lo facciamo più degli altri, un errore ci penalizza di più rispetto ad altre

formazioni, per quello che ho appena detto». Ha sofferto pure il capitano Michele Monighetti, tornato oggi in campo da titolare, anche se racconta di un periodo «duro ma sereno. Non potevo far altro che allenarmi al meglio, anche per rispetto

verso i compagni. È stata dura, è vero. Oggi ho faticato un attimo fisicament­e dopo la lunga inattività, poi è andata meglio. Cosa è andato sorto? Non parlerei di immaturità, piuttosto di ingenuità ed episodi». Rammaricat­o anche Moussa Soumaré, nonostante il gol che ha aperto il confronto, di testa e propiziato da un cross dello stesso Monighetti. «Ho commesso un errore sulla terza rete, e sono davvero molto deluso. Ci siamo rilassati troppo dopo il gol del vantaggio».

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TI-PRESS/GIANINAZZI Di Soumaré (a sinistra) l’inutile rete dell’1-0 alla Maladière

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