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‘Indaghi anche il parlamento’

La Gestione propone una Cpi e il Gran Consiglio dovrà esprimersi il 20 novembre. Il sì è scontato Definito il mandato della Commission­e parlamenta­re d’inchiesta che riguarda l’intero apparato politico e amministra­tivo sull’asilo

- Di Aldo Bertagni

L’affaire Argo 1 finirà sul tavolo di una Commission­e parlamenta­re d’inchiesta che verrà costituita, con molta probabilit­à, il prossimo 20 novembre quando il Gran Consiglio tornerà a riunirsi. Lo ha annunciato ieri in aula Pelin Kandemir Bordoli, presidente della Gestione. La Cpi indagherà «sull’operato del Consiglio di Stato, dei dipartimen­ti e dei servizi competenti e coinvolti nella gestione del settore asilo» come ha precisato la presidente. Toccherà al parlamento, ovviamente, dire l’ultima parola e lo farà, come detto, alla prossima sessione concedendo il nullaosta con relativo mandato – che appare scontato – e nominando i membri (uno per gruppo parlamenta­re). La Gestione, che si è riunita ancora ieri pomeriggio, ha preso atto delle conclusion­i unanimi della propria sottocommi­ssione coordinata da Alex Farinelli e «a larga maggioranz­a» le ha fatte proprie. Tempi più rapidi del previsto – si era parlato di due o tre settimane – dunque per affinare i termini della futura inchiesta (che affiancher­à quella penale e l’altra amministra­tiva, varata dal governo). La “spinta propulsiva” è giunta dal coordinato­re Farinelli che c’ha lavorato tutto lo scorso weekend, supportato a distanza da Ivo Durisch, capogruppo socialista, giunto ieri in riunione con parecchie idee. Fatta la sintesi fra i due, ne è scaturita una riflession­e coi colleghi commissari-deputati, per arrivare alle conclusion­i unanimi: il mandato da sottoporre al resto della Gestione. Che l’ha esaminato nel tardo pomeriggio, durante la pausa dei lavori parlamenta­ri, e approvato nei modi riferiti da Kandemir Bordoli. Allora, Farinelli, è soddisfatt­o delle conclusion­i? «Certo, lo sono, perché ci avevano dato tre settimane e invece ce ne abbiamo messe solo due. In sottocommi­ssione c’è stata, evidenteme­nte, un’ampia discussion­e per definire il mandato». A questo punto cosa vi aspettate dal Consiglio di Stato? «La massima collaboraz­ione, anche perché credo sia nell’interesse di tutti che questa vicenda veda finalmente la fine» risponde ancora il capogruppo liberale radicale. L’idea è quella di chiudere entro l’estate... «Infatti, per quanto non sarà facile perché non bisogna dimenticar­e che siamo pur sempre parlamenta­ri di milizia». La sottocommi­ssione ha dunque concluso il proprio lavoro? «Diciamo che consegnerà tutto quello che ha raccolto alla costituend­a Commission­e parlamenta­re d’inchiesta». Previsto come detto anche un budget, non tanto per i parlamenta­ri – che già godono dei “gettoni” di presenza –, quanto piuttosto per eventuali periti esterni. La cifra dovrebbe aggirarsi sui 100’000 franchi. Nei prossimi giorni i gruppi parlamenta­ri definirann­o meglio le rispettive posizioni già pensando a chi dovrà sedere nella Cpi. E non per forza toccherà a chi già se n’è occupato, come appunto i membri della sottocommi­ssione. Anche perché, si diceva ieri nei corridoi, è un lavoro impegnativ­o che richiede tempo... L’appuntamen­to è fissato per il 20 novembre, quando appunto il parlamento costituirà la commission­e. «È stato approfondi­to ogni aspetto, come previsto dalla legge in materia, e si è giunti a questa decisione» ha dichiarato ieri ai media, dopo l’annuncio in aula, Pelin Kandemir Bordoli. «A questo punto i gruppi parlamenta­ri sono invitati a discutere e decidere pri-

ma della prossima sessione di novembre. La Commission­e della gestione ha approvato la decisione a larga maggioranz­a, mentre la proposta è giunta unanime dalla sottocommi­ssione» ha aggiunto la presidente. La Gestione è dell’idea, ha aggiunto Kandemir Bordoli, che si debba poi «procedere celermente».

Entro l’estate 2018, salvo sorprese di percorso. E il contenuto del mandato? «Quello che ho riferito in aula. Verificare l’attività del Consiglio di Stato, dei dipartimen­ti e dei servizi coinvolti nella gestione dei richiedent­i l’asilo. Questo in buona sostanza è il mandato». Che basta e avanza.

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TI-PRESS Un mandato diretto che verrà sottoposto ai raggi X

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