Inattendibile? La Procura smentisce
Il “superteste” è un mitomane? L’ex dipendente di Argo 1 che ha dichiarato a ‘Falò’ di aver ricevuto anche soldi in nero da Marco Sansonetti è poco credibile? È il sospetto che è emerso in chi ha letto ieri il ‘Corriere del Ticino’ dove si riferiva di un documento “nelle mani del governo e della Magistratura” in cui emerge come l’ex agente di sicurezza sia a beneficio “di prestazioni assistenziali in Italia”. La cosa non è passata inosservata ai giornalisti di ‘Falò’ che hanno realizzato l’inchiesta andata in onda nelle scorse settimane e che ha riaperto il caso sollevando nuove e inquietanti domande. E così i colleghi della Rsi – come si leggeva ieri sul sito dell’emittente pubblica Rsi.ch – hanno immediatamente contattato la Procura che “nega di aver già ricevuto il dossier preparato dal Cantone e soprattutto smentisce che si riapra l’inchiesta sulla credibilità del testimone”. “Nessuna marcia indietro: la versione del 55enne ex dipendente – la cui testimonianza era al centro della puntata di ‘Falò’ del 28 settembre – è ritenuta veritiera e confermata dalla versione di altri sette ex dipendenti della Argo 1” si aggiungeva. L’ex agente per contro conferma di “ricevere 250 euro al mese d’invalidità” e che questa prestazione “era nota a tutti”. D’altro canto – osservano ancora i colleghi di ‘Falò’ – ci si potrebbe interrogare perché se il Dss era a conoscenza di questa prestazione assistenziale non abbia avvisato l’Ufficio immigrazioni che sarebbe potuto intervenire sui permessi. Non risulta, infine, che ulteriori “mini dossier” su altri ex dipendenti della Argo 1 siano stati preparati per la Magistratura.