Aeroporto-strada, fumata grigia
Bocche cucite al termine della prima di una serie di riunioni indette sulla compatibilità dell’infrastruttura con i futuri lavori per la Agno-Bioggio
Nessuna decisione è stata adottata nel primo di una serie di incontri svoltosi ieri a Zurigo fra l’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac) e Skyguide, il Dipartimento del territorio e i vertici della Lugano Airport Sa. Oggetto della riunione, l’incompatibilità fra le attività del futuro cantiere per il nuovo tracciato stradale di circonvallazione di AgnoBioggio e l’operatività dell’aeroporto. I convenuti hanno preso atto degli ostacoli cominciando a valutare alcune vie d’uscita. Intanto, il sindaco di Lugano Marco Borradori si è detto sorpreso e deluso ai microfoni Rsi, dopo i segnali negativi emersi lunedì dai nuovi padroni di Darwin (cfr. ‘laRegione’ di ieri). Una ristrutturazione con tanto di abbandono dei voli per Ginevra e Roma che pone dubbi sul futuro dello scalo. Perciò Borradori ha annunciato una serie di incontri programmati oggi in vista di elaborare un piano B (definito negativo) rispetto al credito di 20 milioni di franchi destinati allo scalo, tuttora pendente in Gestione. Oltre a questo, c’è anche il nodo circonvallazione. Un nodo che non è stato sciolto nemmeno nell’incontro di ieri a Zurigo, peraltro molto tecnico, durante il quale i partecipanti hanno iniziato l’esame di alcune ipotesi su come superare i vari problemi legati alla compatibilità della presenza dello scalo con la nuova variante. Una variante che, lo ricordiamo, corre lungo il fiume Vedeggio proprio accanto alla pista di atterraggio dell’aeroporto. Da noi interpellato, il titolare del Dipartimento del territorio Claudio Zali preferisce non dire nulla. Lo stesso vale per il presidente del Consiglio di amministrazione di Lugano Airport Sa Emilio Bianchi che si limita a riferire che le parti hanno solo iniziato ad affrontare la questione e che continueranno a farlo nelle prossime settimane con altri incontri. Dal canto loro, nemmeno i rappresentanti dell’Ufac vogliono entrare nel merito dell’argomento. Bocche cucite e comunicazioni rimandate eventualmente a quando sarà trovato il bandolo della matassa. Ma quali problemi comporterebbero i lavori per realizzare la variante C (sponda destra del fiume Vedeggio) che nel suo tratto centrale costeggerebbe praticamente in parallelo la pista dell’aeroporto? Agli occhi della Città di Lugano, il cantiere sarebbe in conflitto con le distanze necessarie per la strumentazione di Skyguide. Inoltre, per tutta la durata del cantiere, le antenne non funzioneranno, con pesanti conseguenze (ipotesi chiusura?) sull’operatività dello scalo, in particolare sui voli di linea.