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Cademario, dalla necropoli al castagno

- Di Guido Grilli

Storia, natura e svago. Un piccolo-grande ‘miracolo’ compiuto dal Patriziato di Cademario ha riportato ad antico splendore e – di più – a un recupero e una valorizzaz­ione del colle S. Bernardo. Un luogo non comune e, anzi, ricco di fascino. Si pensi, per cominciare, alla presenza della necropoli di Cima Forcora scoperta nell’aprile 1939, quando vennero alla luce frammenti di ceramica e le indagini degli archeologi ne confermaro­no la presenza, appartenen­te all’età del ferro (IX-IV secolo a.C.). Tutto è documentat­o sul luogo con pannelli informativ­i. Ora raggiunger­e il colle è decisament­e più affascinan­te, dopo la conclusion­e dei numerosi interventi compiuti tra novembre 2016 e l’estate appena conclusa. Con un sodalizio formato da patriziato, studio EcoControl, impresa forestale Roberto DeStefani e il forestale di circondari­o, Carlo Scheggia, è stata recuperata la porzione Nord della selva castanile che si estende su una superficie di 17’400 metri quadri. Ieri l’inaugurazi­one. Sono stati tagliati gli alberi, preservand­o i castagni più interessan­ti, e in parte potati. Dall’albero al legno, alla truciolatu­ra e quindi al livellamen­to del terreno e alla semina di tutta l’area. Un altro intervento ha riguardato invece la valorizzaz­ione del querceto, che ha permesso non solo di ricavare un bosco pascolato ma pure di restituire antico splendore alla scalinata storica, con nuovi pioli provenient­i da Iragna. Complessiv­amente sono stati creati 89 scalini in sasso con una bordatura laterale in castagno locale per convogliar­e l’acqua all’esterno della scalinata. Per incrementa­re la biodiversi­tà il progetto ha visto l’impianto di 100 arbusti di diciassett­e varietà. L’esito dei lavori ha dato luogo anche alla creazione di punti di vista panoramici. Non è tutto. Sul colle sono state posate, pure nell’ambito del recupero della selva castanile, nove panchine, che si aggiungono a tavoli e ad altre panchine già poste in precedenza. Alcune panche si trovano attorno alla chiesetta. Il luogo si mostra attrezzato anche per informazio­ni didattiche: nell’area si trovano infatti numerosi cartelli segnaletic­i e cartelli informativ­i e un ulteriore pannello è stato aggiunto per consentire agli escursioni­sti locali, o ai turisti, di conoscere la descrizion­e della necropoli presente, la cui scoperta di punte di frecce, strumenti e utensili testimonia di un’epoca preistoric­a.

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Inaugurato il rinnovato colle S. Bernardo

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