laRegione

La tappa a lago ‘non va anticipata’

Acquedotto regionale, il Ps del Mendrisiot­to è preoccupat­o per la richiesta del Cantone

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“Cantone e Consorzio rendano pubblici i dati e i rilievi che farebbero rendere imprescind­ibile l’anticipazi­one dei lavori della tappa a lago”. La sollecitaz­ione arriva dal Ps del Mendrisiot­to che ha preso atto “con preoccupaz­ione” della richiesta del Cantone di anticipare la tappa a lago dell’Acquedotto regionale del Mendrisiot­to (cfr. ‘laRegione’ del 14 ottobre). Un cambiament­o di programma, si legge in una nota, “che disattende quanto deciso dai Comuni con l’adozione della variante Pcai-M 2014, che prevede una realizzazi­one dell’acquedotto in due fasi ben distinte”. Vale a dire la messa in rete delle fonti locali e, in un secondo tempo, il collegamen­to a lago a titolo sussidiari­o. A mente del Ps Mendrisio “la tappa zero potrebbe rendere superfluo l’oneroso collegamen­to a lago”. Questo se la stessa sarà accompagna­ta da opportune misure di risparmio idrico e dalla messa in sicurezza delle captazioni e delle zone di protezione. L’Ufficio delle acque e dell’approvvigi­onamento idrico e la Delegazion­e consortile continuano però “a prevedere per il Mendrisiot­to un aumento dei consumi d’acqua, in controtend­enza con quanto accade nel resto della Svizzera. Ignorando modelli virtuosi preferisco­no optare subito per la captazione a lago, con il rischio di un probabile e costoso sovradimen­sionamento, invece di sostenere i Comuni nel risanament­o e nella protezione delle fonti locali”. Per il Ps è quindi “facile immaginare le conseguenz­e di questo indirizzo in un contesto politico ed economico poco lungimiran­te, che mira a liberare da vincoli edificator­i gli ultimi terreni del Mendrisiot­to in cui è possibile attingere acqua di falda”. Di conseguenz­a “è inaccettab­ile che già si parli di accordi fra Ustra e Consorzio che andranno a sicuro discapito delle zone di protezione in conflitto con l’autostrada dei Pozzi San Martino di Mendrisio, dei Pozzi di Coldrerio e del Pozzo Polenta di Morbio Inferiore”. Per ogni zona di protezione delle acque stralciata, Ustra ha promesso di riversare al Consorzio 500’000-1’000’000 di franchi, i quali invece di essere investiti negli importanti risanament­i serviranno a contenere i costi della captazione a lago. “Una palese pressione su quei Comuni – conclude il Ps – che saranno presto chiamati a decidere se mantenere o stralciare queste zone di protezione”.

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