La bionda che ‘sfida’ Putin
Mosca – Vladimir Putin ha trovato la sfidante ideale. Ksenia Sobchak, 35 anni, popolarissima presentatrice tv e soprattutto figlia del padrino politico dell’attuale capo dello Stato, ha annunciato ieri di volersi candidare alle prossime elezioni presidenziali russe del 2018. In un video diffuso su YouTube (dove appare in uno studiato tranquillizzante ambiente domestico) e in una lettera inviata al quotidiano ‘Vedomosti’, Sobchak ha detto di essere la candidata “contro tutti”, riferendosi alla possibilità un tempo prevista nella scheda elettorale di barrare, per l’appunto, la casella “contro tutti”, opzione abolita a partire dal 2006. Un voto di protesta, insomma. Non solo. Sobchak – che nei suoi spazi televisivi diede ampio risalto alle proteste del 2011-2012 – si è descritta come agente del “cambiamento”, portavoce di chi non può candidarsi alle elezioni, la più accreditata per inviare critiche al “potere immutabile” che governa oggi la Russia. Un apparente riferimento, questo, ad Alexei Navalni, l’oppositore più noto e destinato ancora una volta a non potersi candidare. O un de profundis per Navalni, concordato con il Cremlino. Al di là, infatti, delle parole e delle intenzioni di Sobchak, la sua candidatura sembra la riproposta di un copione ben sperimentato, quello del candidato “in provetta”, concepito nei laboratori del Cremlino per millantare una pluralità delle candidature. Ai più attenti non è sfuggito infatti un recente incontro a quattr’occhi tra la neocandidata e il presidente, sul set di un documentario su Sobchak padre, ex sindaco di San Pietroburgo e grande artefice della scalata al potere di Vladimir Putin. Bionda, appariscente, Ksenia Sobchak sta interpretando bene il ruolo assegnatole: ieri ha chiesto che sia concesso a Navalni di candidarsi, dicendosi addirittura disposta a fare squadra con lui. Ma, ha osservato Valeri Solovei, politologo accreditato, si tratta di una “offerta irricevibile”. Essendo infatti il compito di Sobchak quello di “occupare il vuoto” lasciato da Navalni fra l’elettorato giovane e ottenere un “risultato sostanziale”. Anche in virtù del suo nutrito seguito sui social (su Instagram ha oltre cinque milioni di follower). E poi qualcuno dica che non si tratta di elezioni democratiche...