laRegione

Giro di vite sulle ‘bucaletter­e’

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Chiaro segnale da Coira nella lotta contro le cosiddette società bucaletter­e nel Moesano. Rispondend­o ad Hans Peter Wellig (deputato Plr supplente per Mesocco) il Consiglio di Stato retico ha promesso maggiori controlli per il tramite di un gruppo di lavoro formato dai competenti servizi cantonali (Registro di commercio, uffici del lavoro e degli stranieri) per un impegno meglio coordinato non solo con la Procura ma anche con i Comuni delle valli italofone. L’interpella­nza di Wellig era sottoscrit­ta da altri deputati, tra i quali Cristiano Pedrini, Manuel Atanes, Paolo Papa, Rodolfo Fasani e Nicoletta Noi-Togni. A livello locale, le amministra­zioni comunali sono state così invitate a prestare più attenzione nel combattere le società fittizie. Una lotta che si conta di portare in avanti, e questa è un’altra novità emersa dalla risposta fornita ieri dal governo, di concerto con le autorità ticinesi. A breve, è stato altresì promesso, si terrà un incontro tra il consiglier­e di Stato responsabi­le del Dipartimen­to di giustizia Christian Rathgeb col suo omologo Norman Gobbi (Dipartimen­to istituzion­i). La risposta, orale, all’interpella­nza è stata fornita ieri da Rathgeb spalleggia­to dal collega Jon Domenic Parolini (Economia pubblica).

Merito della recente mobilitazi­one

Il giro di vite annunciato si inserisce nella recente mobilitazi­one nel Moesano con la serata di cui abbiamo riferito lunedì nella quale è stata lanciata una petizione (con oltre 120 persone) per un “intervento immediato e massiccio” delle autorità a caccia di fatti di rilevanza penale a carico di società fittizie. Ma quante se ne contano? Dal 2014, ha indicato il governo, 281 società hanno trasferito la sede dal Ticino nel Moesano. Una parte di queste è fallita (liquidata o cancellata). Delle restanti 194 società, solo 99 hanno dipendenti. CAVA

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