Funivie, ora inizia la fase di valutazione
Centovalli, dopo il voto del parlamento attenzione posta su gestione e pianificazione
«Con il credito di 11,7 milioni stanziato martedì dal parlamento a favore delle due funivie centovalline abbiamo raggiunto un altro, importante, traguardo. Dopo il sostegno dato dal nostro legislativo all’idea, è stata ieri l’altro la volta dei granconsiglieri. A nome mio e di tutti i colleghi di Municipio non posso che esprimere soddisfazione per l’esito del voto. L’esecutivo rivolge un sentito ringraziamento al governo che ci ha sempre sostenuto con convinzione, in particolare al direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali». Ottavio Guerra, sindaco del Comune di Centovalli, è raggiante ma pure consapevole che il lavoro di rilancio dei due impianti via fune di Verdasio-Rasa e Intragna-Pila-Costa non fa che cominciare. «Ora inizia la fase vera e propria di progettazione. Con la consulenza di specialisti del ramo abbiamo iniziato ad approfondire aspetti quali i costi (con tanto di business plan), la tempistica e, soprattutto, quella che sarà la forma di gestione futura dei due impianti. Al riguardo di quest’ultimo punto, abbiamo diverse varianti sul tavolo: l’azienda municipalizzata, la Sa, la cooperativa o l’ente autonomo comunale. Da queste forme giuridiche dovrà scaturire la scelta finale che il Consiglio comunale dovrà, in seguito, approvare». Durante questo periodo di valutazione e progettazione, le Fart continueranno ad assicurare, grazie alla loro esperienza e alle loro conoscenze, il funzionamento delle cabine come fatto fino ad ora. Queste prestazioni saranno oggetto di una convenzione separata che regolerà il mandato di prestazione con l’azienda di trasporto pubblico locarnese. «È una fase di transizione – prosegue Guerra – che dovrebbe concludersi nel 2020. Il nostro obiettivo è infatti di arrivare pronti, con gli impianti rimessi a nuovo e la nuova gestione (che dovrà generare utili per permettere di affrontare la futura manutenzione senza affanno) per quella scadenza». Troppo presto, quindi, per parlare di possibili disagi all’utenza (abitanti delle frazioni servite dalle cabine e turisti) durante la fase di esecuzione dei cantieri previsti? «Sì, perché tutto dipenderà, anche in questo caso, dalle scelte progettuali che analizzeremo con le Fart e i tecnici incaricati».