laRegione

Un disavanzo di due milioni

Il Preventivo 2018 della Città rispecchia una situazione stabilizza­ta

- di Leonardo Terzi

Due milioni di franchi sotto la linea del pareggio. Il Preventivo 2018 della Città di Lugano rispecchia una situazione finanziari­a che, dopo il pesante dissesto di qualche anno fa, sembra sulla via della guarigione. Il Documento di previsione verrà affrontato dal Municipio cittadino il 26 ottobre, ma ormai le cifre dei diversi dicasteri sono sul tavolo e il messaggio quasi pronto. «Sì, posso dire che il Preventivo 2018 è in linea con gli obiettivi del Piano finanziari­o» ci conferma Michele Foletti, il municipale di Lugano titolare del Dicastero consulenza e gestione, comprenden­te le finanze. Infatti il Piano finanziari­o indica per l’anno prossimo un disavanzo di 2,09 milioni di franchi. E due milioni di ‘deficit’ sono il risultato di bilancio previsto per il 2018. Sempre di cifre rosse si tratta, che non sarebbe una buona notizia, «ma su una cifra d’affari di 470 milioni significa essere praticamen­te a pareggio» ci risponde Michele Foletti. Naturalmen­te i bilanci di previsione possono non essere confermati dai bilanci finali, ci sono aspetti imponderab­ili e questo è un fatto notorio. Un esempio fresco: il preventivo 2016 della Città di Lugano indicava un disavanzo di 22,4 milioni di franchi; invece a fine anno nel consuntivo ci fu al contrario un avanzo, cioè un utile di 8,9 milioni. Simili scostament­i rispetto alle previsioni possono capitare per diversi moti- vi, come le famose ‘sopravveni­enze’ fiscali. Per conoscere i dettagli del bilancio 2018 bisognerà attendere ancora qualche giorno. Foletti chiarisce che nonostante le cifre simili a quelle del Piano finanziari­o, in realtà le singole ‘voci’ hanno un peso diverso. «Per esempio, non è considerat­a la tassa sul sacco dei rifiuti, che era prevista a Piano finanziari­o ma che non è ancora stata applicata. Bisogna anche dire che stiamo lavorando a un aggiorname­nto dello stesso Piano finanziari­o». La compagine municipale, profondame­nte rinnovata dalle elezioni comunali del 2013, si trovò subito ad affrontare una situazione finanziari­a che si era rapidament­e deteriorat­a, complice il ridimensio­namento del comparto bancario. I debiti, 945 milioni a fine 2016, erano una scomoda eredità di quel periodo. Misure di risparmio anche impopolari arrivarono a tamponare la situazione, in attesa di tempi migliori.

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TI-PRESS/GALLI Quasi sparite le nuvole nel cielo sopra Lugano

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