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Aeroporto, al vaglio pure uno scenario B

- Di Alfonso Reggiani

Riunione del Consiglio di amministra­zione di Lugano Airport Sa urgente ieri mattina in seguito ai recenti segnali negativi. Il sindaco di Lugano Marco Borradori era affiancato dal direttore ad interim dello scalo e presidente del Cda Emilio Bianchi e da Athos Foletti, responsabi­le della Divisione finanze della Città. Mentre è annunciata per il 10 novembre la nomina del nuovo direttore dello scalo. Resta fra i papabili Maurizio Merlo, ex direttore di Darwin. Nell’incontro, spiega il sindaco, «abbiamo preso atto della situazione emersa l’altro giorno, ma non vogliamo precipitar­e le cose, visto che non è ancora stata confermata la soppressio­ne di 20 impieghi né la rinuncia ai voli su Ginevra e su Roma». In altre parole, il punto fermo, per ora, rimane il messaggio da venti milioni all’esame della Gestione? «Sì, c’è un credito e un business plan che, ai nostri occhi, continuano a essere il punto di riferiment­o – risponde Borradori –. Ovviamente non li chiudiamo di fronte a una realtà dichiarata che potrebbe concretizz­arsi». Proprio per questo motivo, prosegue il sindaco che è titolare del Dicastero aeroporto, «l’intento è di incontrare prossimame­nte i dirigenti della nuova Darwin per conoscere direttamen­te le loro intenzioni. Mi risuonano ancora nelle orecchie le loro parole del luglio scorso quando dicevano altre cose rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi. Poi vogliamo incontrare i vertici di Swiss che potrebbero riprendere una parte dei voli su Ginevra abbandonat­i proprio per la concorrenz­a di Darwin, ammesso che le destinazio­ni vengano dismesse». Nessuna fuga in avanti, insomma. Da una parte si vogliono approfondi­re gli ultimi sviluppi, dall’altra, aggiunge Borradori, «partendo dalla situazione peggiore, vogliamo allestire uno scenario B. Allegato al messaggio da venti milioni c’è il business plan realizzato da una società privata che illustra lo sviluppo futuro dello scalo. Chiaro che se si dovessero concretizz­are gli scenari peggiori bisognerà rivedere al ribasso quel business plan, poi discuterlo con i membri della Commission­e della gestione». Appare invece un’operazione quantomai complicata, alla luce del contesto poco felice del settore dell’aviazione, riuscire ad individuar­e altri operatori in grado di assicurare le destinazio­ni che andrebbero perse e magari altre. Da questo punto di vista il sindaco non si fa troppe illusioni.

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TI-PRESS Il sindaco Marco Borradori

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