Xhaka apre, Oberlin prima spreca poi chiude
Ha rischiato di combinarla davvero grossa Dimitri Oberlin, ma alla fine è anche grazie a lui se il Basilea è riuscito a espugnare la Cska Arena di Mosca e a compiere un importante (e per certi versi insperato) passo verso gli ottavi di finale di Champions League. Eroe renano con due gol e un assist nel 5-0 rifilato al Benfica a fine settembre, ieri l’attaccante ventenne ha dovuto accontentarsi di seguire dalla panchina la prima parte di una partita in cui il Basilea, dopo un inizio di studio, ha pian piano capito di potersela giocare e ha cominciato a guadagnare metri. Una crescita culminata con il vantaggio siglato da Taulant Xhaka attorno alla mezzora di gioco, che la squadra di Wicky ha poi difeso a denti stretti nella ripresa. E qui entra in gioco il giocatore in prestito dal Salisburgo, entrato in campo al 61’ e che per ben tre volte nel finale di gara si è trovato a tu per tu con il portiere avversario: nella prima occasione è incespicato sul pallone nel tentativo di saltare Akinfeev; nella seconda ha fatto se possibile ancora peggio, spedendo il pallone servitogli da Bua alto sopra la traversa di una porta ormai sguarnita; ma fortunatamente per l’attaccante della U21 rossocrociata sul tabellino del match rimarrà solamente la rete del 2-0 che allo scoccare del 90’ ha di fatto chiuso il match, proiettando i rossoblù al secondo posto solitario del gruppo A, a tre lunghezze dal leader Manchester United (vittorioso 1-0 in casa del Benfica) ma soprattutto a +3 sui russi e +6 sui portoghesi.