Reagire per istinto di sopravvivenza
Un Lugano a tutta birra. È quanto pretende Pier Tami ed è ciò che si aspettano i tifosi, scottati dal disastroso buco nero nel quale la squadra è andata a infilarsi. A livello di prestazioni, sin qui il Lugano non ha mai voltato le spalle all’Europa, per quanto i risultati (in particolare contro la Steaua Bucarest) non abbiano rispecchiato alla perfezione quanto visto in campo. È però chiaro che a questo punto il gruppo si sente con le spalle al muro, impossibilitato a sbagliare ancora per non aggravare la crisi. E quando ci si sente sotto assedio le possibilità sono due: o si crolla del tutto, oppure si trova la forza per reagire, non fosse altro che per puro istinto di sopravvivenza. La scelta, in fondo, rimane nei piedi e nella testa del gruppo, ma è chiaro che la risposta di questa sera contro una compagine giunta a Lucerna sicura di portare a casa i tre punti, peserà come un macigno sul prosieguo della stagione. Di Tami, certo, ma ancor prima dei giocatori, perché in campo sono loro ad andarci e a metterci la faccia. E il presidente Angelo Renzetti dapprima chiederà conto al tecnico, ma a fine stagione chiamerà alla cassa tutti quanti. E allora quello di stasera deve essere un Lugano agli antipodi rispetto a sabato scorso. La sconfitta può pure starci, ma il quesito vero è un altro: come vorranno uscire dal campo i giocatori, a capo chino o a testa alta?