Allenatori arbitri, per vedere l’effetto che fa
«Il provvedimento disciplinare ha effetto immediato – aggiunge Silvano Beretta, membro di comitato, nonché direttore della sezione tecnica in seno alla federcalcio regionale – . La squalifica è già entrata in vigore. Esiste naturalmente la possibilità di inoltrare ricorso contro il provvedimento. È solo in sede di opposizione che, ammesso che ce ne siano, verrebbero eventualmente prese in considerazione delle attenuanti. Se si avviasse un’inchiesta già in sede di decisione, verrebbe meno il senso stesso dell’opposizione». L’annullamento di un turno di campionato di allievi D destò scalpore. Poi si giunse ai noti fatti di Losone (un pugno all’arbitro, costato al colpevole ben tre anni di squalifica, stavolta per mano dell’Asf). Nel frattempo, altri episodi di violenze fisica e verbale si sono registrati in ambito regionale e giovanile, ma senza grande clamore mediatico. Nel calcio regionale, insomma, tali accadimenti si ripetono. «È giusto che si dia risalto a questi fattacci, anche se io cerco di vedere ancora il bicchiere mezzo pieno. Moltissime partite ogni weekend si svolgono senza alcun intoppo. A proposito dei fatti di Losone, sono andato a verificare la classifica fairplay degli allievi A locarnesi: hanno solo 3 punti di penalità, che corrispondono a soli tre cartellini gialli, in 10 partite. Sembra che almeno lì il messaggio sia passato. È una conquista. Peccato, però, che non si possa mai cantare vittoria fino in fondo».
Tante misure al vaglio
La Ftc si sta chinando da tempo sulle misure da adottare per arginare, frenare o prevenire il fenomeno. Tra le proposte avanzate, oggi allo studio, quella di fare arbitrare partite di allievi D da parte di allenatori che si sono macchiati di condotta irriguardosa verso un direttore di gara. «Affinché capiscano davvero cosa significa e prendano coscienza delle conseguenze del loro comportamento. C’è anche l’idea di fare arbitrare incontri di allievi E da parte di due giovani in età allievi C».