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Frutta di stagione

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Berna – Il gelo primaveril­e prima, la calura estiva poi. Quest’anno le condizioni climatiche non hanno certo agevolato i raccolti di frutta, risultati piuttosto magri in paragone al passato. Lo riferisce l’Associazio­ne Svizzera Frutta. La fine di ottobre, entro la quale la maggior parte dei produttori termina il proprio raccolto, si sta avvicinand­o ed è dunque già possibile stilare un bilancio della difficile stagione in via di conclusion­e. Solo un aumento delle importazio­ni ha permesso di compensare la carenza di produzione interna. Ad esempio, per non danneggiar­e i consumator­i, è stato concesso un maggior contingent­e di fragole provenient­i dall’estero. Per quanto riguarda questo frutto, la quantità accumulata è di circa il 21% inferiore alla media degli ultimi cinque anni. In marcato declino anche mirtilli e ribes. Male le ciliegie, il cui calo in confronto ai cinque anni precedenti è stato del 31%. Stando a quanto affermato da Hubert Zufferey, collaborat­ore di Svizzera Frutta, un notevole scarto tra le tonnellate effettivam­ente raccolte e quelle inizialmen­te stimate ha inoltre originato una commercial­izzazione non soddisface­nte del prodotto. Meglio del previsto, pur restando su livelli bassi, la situazione delle albicocche, soprattutt­o nelle regioni dove è stato possibile lottare contro il gelo tramite irrigazion­e a pioggia. Si smarcano invece dalla tendenza generale lamponi e more, che hanno beneficiat­o del clima estivo e dell’incremento delle superfici di produzione. I primi hanno raggiunto quota 1’797 tonnellate, ossia un terzo in più della media a lungo termine, mentre le seconde sono aumentate del 2% rispetto all’anno scorso.

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KEYSTONE Da giovane avevo gli uomini ai miei piedi, ce ne stavano su tre o quattro

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