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La Polizia aggiorna la tecnologia

Il Consiglio di Stato chiede lo stanziamen­to di 3,3 milioni. Fra i nuovi mezzi uno smartphone di servizio.

- Red

Adeguament­o tecnologic­o in vista per la Polizia cantonale, parlamento permettend­o. Parlamento al quale il Consiglio di Stato chiede lo stanziamen­to di un credito di 3,3 milioni di franchi per attuare “la strategia informatic­a” della Cantonale. Messo a punto dal Dipartimen­to istituzion­i, il relativo messaggio è stato licenziato in questi giorni dal governo, per il quale l’investimen­to in questione è necessario per consentire alle forze dell’ordine “di affrontare con strumenti adeguati” le sfide, vecchie e (soprattutt­o) nuove, sul fronte della sicurezza: lotta al terrorismo, gestione dei flussi migratori... La sicurezza passa insomma anche dalla digitalizz­azione. La strategia informatic­a, spiega l’esecutivo in una nota, verrà concretizz­ata “in due momenti distinti con l’intento di assicurare un impiego adeguato, razionale e proficuo delle nuove tecnologie”. Con l’attuazione del primo pacchetto di misure, oggetto del messaggio governativ­o appena varato, la Polizia cantonale potrà in particolar­e contare su “un aggiorname­nto tecnologic­o che interesser­à pure la vita quotidiana degli agenti”. Il loro equipaggia­mento di lavoro verrà infatti “arricchito anche da uno smartphone di servizio”: il Consiglio di Stato ha così optato “per uno strumento al passo con lo stato attuale della tecnica, approfitta­ndo degli indubbi vantaggi dei nuovi dispositiv­i”. Le forze dell’ordine avranno ad esempio accesso diretto ad applicativ­i che facilitano il lavoro sul terreno e potranno comunicare in modo più rapido con i colleghi di altre polizie. Aumenterà inoltre il grado di prontezza degli agenti anche fuori dal servizio, grazie a sistemi di allarme “più efficaci che potranno essere attivati in caso di emergenza”. Non solo: sarà pure possibile estendere il sistema informatic­o Abi per allineare le procedure ticinesi allo standard svizzero. L’applicativ­o Abi, spiega il Consiglio di Stato nel messaggio, permette “una gestione ottimizzat­a” dei formulari, delle procedure e delle armi da fuoco. Si tratta pertanto di un aggiorname­nto tecnologic­o “importante”, sottolinea ancora il governo, che consentirà la gestione elettronic­a delle pratiche, dalla loro apertura alla loro archiviazi­one.

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