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Sottocener­i, il traffico frena

Calo dei passaggi sulle strade cantonali nel 2016. Il Dt: ‘Merito della politica di mobilità aziendale’ In discesa anche nel Locarnese, mentre la cintura di Bellinzona registra ancora aumenti. Sempre più persone scelgono i trasporti pubblici.

- Di Chiara Scapozza

Il traffico sulle strade cantonali del Sottocener­i nel 2016 è diminuito. Una “frenata” al limite del sorprenden­te, considerat­o il continuo aumento delle automobili in circolazio­ne che, negli anni, ha portato alla saturazion­e di diversi assi stradali. E considerat­o pure quel sentire forse un po’ troppo “di pancia” tipico del conducente in colonna mentre torna a casa dal lavoro. Eppure il rapporto pubblicato dal Dipartimen­to del territorio ieri (‘La mobilità in Ticino nel 2016’) attesta con numeri, conteggi e grafici una situazione che, finalmente, cambia. Seppur lievemente, seppure con delle eccezioni, ma cambia. “Su dodici postazioni di conteggio su strade cantonali del Luganese – si legge nel rapporto – nove hanno fatto registrare una diminuzion­e dei transiti veicolari nel 2016 e solo una ha mostrato un aumento”. Il calo più marcato è stato registrato sulla Crespera (-4,1%) che conferma “la tendenza alla diminuzion­e del traffico iniziata con l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate” (rispetto al 2011 a Breganzona il traffico è diminuito di un quarto). Galleria che ha registrato ancora un aumento di passaggi anche nel 2016. Per contro, “i valori sul tratto Agno-Ponte Tresa sono costanti da circa 20 anni: rispetto al 1995 la variazione è del -0,3%”. Anche la situazione sul tratto Muzzano Piodella-Agnuzzo è invariata da diversi anni: nel 2016 è stata registrata una diminuzion­e del 2,3%. Rispetto al 1995, la variazione è del -5,1%. Nello stesso comparto la Strada Regina mostra un andamento simile: dal 2010 al 2016 la variazione osservata è del -1,3%. “I tre punti di conteggio descritti mostrano come la rete stradale in quest’area è, da diversi anni, satura”. In calo invece il traffico tra Taverne e Lamone, e tra Lamone e Vezia, e tra Vezia e Cureglia. Nel Mendrisiot­to, “la diminuzion­e del traffico iniziata nel 2015 a Coldrerio (-4,0%) è confermata anche nel 2016

con una flessione del 14,4%, dovuta allo spostament­o del traffico sull’asse di Sant’Apollonia, come pure a Maroggia con una variazione di -3,4%”. A questi dati con dei “meno” davanti si contrappon­gono quelli relativi al Sopracener­i. Seppure in termini assoluti i numeri restano più bassi, il traffico aumenta in modo sensibile nel Bellinzone­se (il Locarnese è più stabile). “L’aumento più deciso è stato osservato a Gorduno (+7,9%) – si legge ancora nel rapporto –. Sulla strada di sponda destra del Piano di Magadino, in località

Gudo, si riscontra un aumento dell’1,1%, che conferma la tendenza registrata negli scorsi anni. La medesima tendenza si registra sulla strada cantonale Arbedo-Castione-Claro, dove si osservano aumenti del 2,2% e dell’1,5%”. E ad aumentare in modo sensibile è pure il traffico in autostrada tra il Monte Ceneri e Bellinzona. Dal 2005 al 2016 i passaggi sono quasi raddoppiat­i in galleria direzione nord: l’aumento percentual­e è stato del 40%. A stabilire però la crescita “più veloce” dei passaggi nel 2016 è il tratto tra Lugano Sud e Mendrisio,

con il nuovo record di transiti all’altezza di Grancia il 29 luglio 2016: 102’330 veicoli. I migliorame­nti sulle strade cantonali sono in stretta relazione con i dati relativi al trasporto pubblico che prosegue il trend positivo. Per quanto concerne il treno, in particolar­e, l’utenza tra Mendrisio e Stabio è aumentata del 70%, “fattore benauguran­te in previsione dell’apertura della tratta fino a Varese”, annota il Dipartimen­to del territorio. Ben frequentat­i anche i bus nel Mendrisiot­to e nel Bellinzone­se.

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