Un custode per Morbio
Ligrignano, le persone in età Avs potranno contare sull’operatore sociale Incontri, prime consulenze e attività di socializzazione; il tutto per permettere agli anziani di poter continuare a vivere al proprio domicilio
In Ticino la popolazione è composta da più di un quinto di persone in età Avs che sono destinate a crescere in maniera importante nel corso dei prossimi anni. Fino a qualche anno fa, per le persone anziane le alternative erano due in particolare: continuare a vivere al proprio domicilio o andare in casa anziani. Grazie a numerose iniziative, però, il lungo passo che separa il vivere a casa o in una struttura medicalizzata è sempre più colmato. Esempi, in Ticino, ve ne sono parecchi ed ora, nel Mendrisiotto, ve n’è uno in più. Ieri è stata infatti presentata la figura del custode sociale – Marco Urzi – che svolgerà la sua funzione alla Residenza Ligrignano di Morbio Inferiore. In un complesso composto da un’ottantina di appartamenti, abitato nella misura del 30-40% da persone in età Avs, ora ci sarà un punto di riferimento. «Urzi per il momento si dedicherà a organizzare animazione, supporto e consulenza a chiunque ne abbia necessità – ha spiegato il direttore di Pro Senectute Ticino e Moesano Gabriele Fattorini –. Le persone potranno così rimanere al domicilio perché sanno che c’è una persona presente pronta ad aiutarli». Oltre a Pro Senectute, all’iniziativa partecipano anche l’Istituto di previdenza del Cantone e il Centro Sociale diurno di Vacal-
Un punto di riferimento per tutto il quartiere
lo il quale fornirà aiuto nell’organizzazione delle attività, partendo anche dal semplice – ma sempre apprezzato – ritrovo per bere il caffè e leggere i giornali. Grazie al custode sociale, dunque, si potrà favorire e migliorare la permanenza in casa di persone anziane e allo stesso tempo garantire maggiore protezione,
sicurezza e sostegno a inquilini e familiari. Non da ultimo, aspetto importante, si potrà prevenire la solitudine e l’isolamento sociale attraverso una cultura di prossimità e di condivisione di attività, trasformando la struttura in un punto di riferimento e d’appoggio per tutto il quartiere. Per quel che riguarda l’aspetto pratico della struttura, prossimamente verranno effettuati degli interventi al fine di creare alcuni punti d’incontro. Nell’ottica, non va dimenticato, di permettere anche l’interazione tra gli anziani e le numerose famiglie – anche con bambini – presenti al Ligrignano.