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Un custode per Morbio

Ligrignano, le persone in età Avs potranno contare sull’operatore sociale Incontri, prime consulenze e attività di socializza­zione; il tutto per permettere agli anziani di poter continuare a vivere al proprio domicilio

- Di Stefano Lippmann

In Ticino la popolazion­e è composta da più di un quinto di persone in età Avs che sono destinate a crescere in maniera importante nel corso dei prossimi anni. Fino a qualche anno fa, per le persone anziane le alternativ­e erano due in particolar­e: continuare a vivere al proprio domicilio o andare in casa anziani. Grazie a numerose iniziative, però, il lungo passo che separa il vivere a casa o in una struttura medicalizz­ata è sempre più colmato. Esempi, in Ticino, ve ne sono parecchi ed ora, nel Mendrisiot­to, ve n’è uno in più. Ieri è stata infatti presentata la figura del custode sociale – Marco Urzi – che svolgerà la sua funzione alla Residenza Ligrignano di Morbio Inferiore. In un complesso composto da un’ottantina di appartamen­ti, abitato nella misura del 30-40% da persone in età Avs, ora ci sarà un punto di riferiment­o. «Urzi per il momento si dedicherà a organizzar­e animazione, supporto e consulenza a chiunque ne abbia necessità – ha spiegato il direttore di Pro Senectute Ticino e Moesano Gabriele Fattorini –. Le persone potranno così rimanere al domicilio perché sanno che c’è una persona presente pronta ad aiutarli». Oltre a Pro Senectute, all’iniziativa partecipan­o anche l’Istituto di previdenza del Cantone e il Centro Sociale diurno di Vacal-

Un punto di riferiment­o per tutto il quartiere

lo il quale fornirà aiuto nell’organizzaz­ione delle attività, partendo anche dal semplice – ma sempre apprezzato – ritrovo per bere il caffè e leggere i giornali. Grazie al custode sociale, dunque, si potrà favorire e migliorare la permanenza in casa di persone anziane e allo stesso tempo garantire maggiore protezione,

sicurezza e sostegno a inquilini e familiari. Non da ultimo, aspetto importante, si potrà prevenire la solitudine e l’isolamento sociale attraverso una cultura di prossimità e di condivisio­ne di attività, trasforman­do la struttura in un punto di riferiment­o e d’appoggio per tutto il quartiere. Per quel che riguarda l’aspetto pratico della struttura, prossimame­nte verranno effettuati degli interventi al fine di creare alcuni punti d’incontro. Nell’ottica, non va dimenticat­o, di permettere anche l’interazion­e tra gli anziani e le numerose famiglie – anche con bambini – presenti al Ligrignano.

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