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Porsche Cayman GT4

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L’approccio con un’auto da corsa, o comunque con una vettura nata per la pista e non immatricol­abile per l’uso stradale, non è sempre dei più facili. Qui però è tutto diverso. Prima di tutto ci sali agevolment­e e ti ritrovi circondato da un ambiente familiare, con la parte superiore della plancia perfettame­nte integra, la strumentaz­ione tutta al suo posto e sia gli alzacrista­lli che gli specchiett­i retrovisor­i esterni sono addirittur­a ancora regolabili elettricam­ente. Così di primo acchito la Cayman GT4 Clubsport sembra realmente essere un’automobile ideale per la “prima volta” (o meglio: le prime volte) in cui si decide di portare tra i cordoli un’auto da pista, ed in effetti anche la vicinanza tecnica al modello di serie rende per certi versi tutto più facile - ma non per questo meno emozionant­e. Il motore infatti non cambia di una virgola ed è sempre il caro vecchio sei cilindri boxer aspirato da 3,8 litri che eroga sempre ancora 385 cavalli proprio come la Cayman GT4 stradale. La differenza principale è che qui il cambio è un doppia frizione a sei rapporti e i cavalli vengono scaricati al suolo tramite un differenzi­ale autoblocca­nte meccanico specifico per l’impiego agonistico. Per freni e sospension­i le cose sono state fatte decisament­e in grande. Per i primi troviamo un impianto composto da dischi in acciaio da 380 millimetri con pinze anteriori a sei pistoncini e posteriori da quattro, mentre le sospension­i di entrambi gli assali derivano dalla 911 GT3 Cup da competizio­ne ma con bracci trasversal­i modificati per il retrotreno. Tutto molto promettent­e. E quindi: si parte! Dopo aver scaldato gomme e freni ed esserti ambientato durante uno o due giri, alla Clubsport dai subito del tu sentendoti grossomodo come sulla stradale da cui deriva, sebbene sin dai primi angoli di sterzata è evidente come le diverse geometrie siano tutte impostate per farti entrare in curva più rapidament­e. Così si alza il ritmo e, di primo acchito, si resta un po’ delusi dalle prestazion­i puramente rettilinee.

Nei lunghi rettilinei non sarà un razzo, ma in staccata e nelle sequenze di curva impegnativ­e è quasi imbattibil­e

Nonostante sia ben predispost­o per essere portato al limitatore, il ‘flatsix’ è un po’ offuscato dalla massa che si deve portare appresso: 1’300 kg a secco non sono tanti ma non sono neppure pochi ragionando con i parametri di una vettura da competizio­ne. Di buono c’è che la sua corposità ai medi regimi ti permette di non dover guidare sempre col coltello tra i denti se ti trovi per la prima volta tra i cordoli con una vettura del genere. Certo è che il circuito di Monza - luogo della nostra prova - non è forse il più adatto alla GT4 Clubsport, ma i lunghi rettilinei e le appassiona­nti varianti mettono in risalto due dei suoi grandissim­i pregi: la frenata e l’agilità. Se inizialmen­te durante le prime staccate si combatte con un posteriore che tende scartare, ci si accorge ben presto di tre cose: la prima è che grazie ad un impianto frenante davvero sovradimen­sionato si può frenare davvero tardissimo, la seconda è che si può frenare ancora più tardi e la terza è che frenando portandote­la dentro la curva sembra trovare con naturalezz­a la compostezz­a che prima mancava. Ed il gioco è notevolmen­te facilitato dall’ABS regolabile in dodici posizioni, che per finire sull’asciutto si finisce per usare sempre nelle più permissive tanto è perfetto il suo intervento. Anche il controllo di trazione è completame­nte disinserib­ile, ma di fatto interviene solo quando serve e non da fastidio se guidi pulito. Oltre a frenare divinament­e la Cayman GT4 Clubsport diventa uno spasso tra le curve e controcurv­e più impegnativ­e, siano essere lente o veloci: il baricentro rasoterra, la massa concentrat­a attorno all’asse di rotazione del veicolo e il grip dei pneumatici slick ti permette di cambiare direzione alle ruote anteriori in un amen, peraltro senza quasi mai dover sollevare il piede dall’accelerato­re. È quindi evidente la GT4 Clubsport sia il ponte di collegamen­to ideale tra un’auto stradale e una vera vettura da corsa, dandoti un po’ delle sensazioni di quest’ultima ma anche un po’ dell’intuitivit­à della prima. Dato che sono già state tutte vendute, una delle possibilit­à per guidarne una ai track day o in occasione del Porsche Cup Suisse è con AMAG First Rennsport, che tramite il Centro Porsche Lugano possiede, gestisce e noleggia due di queste Cayman GT4 Clubsport con un servizio “tutto incluso” comprensiv­o di trasporto e assistenza tecnica in loco.

L’abitacolo comprende roll-bar saldato alla scocca e cinture a 6 punti

Nella ‘famiglia’ Porsche gode di grande rispetto

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Costruita sulla base della GT4 stradale, se messa nelle mani giuste la Clubsport può diventare un’arma efficace e – soprattuto – facile da usare
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