Un anno e otto mesi per Varano
È l’accordo raggiunto fra difesa e pubblico ministero per il traffico di ‘bionde’
Un anno e otto mesi di reclusione senza sospensione condizionale della pena per Antonio Michele Varano, 64enne boss del contrabbando di sigarette, ultima residenza conosciuta a Gandria, Canton Ticino. Questo in sintesi l’accordo raggiunto ieri tra il pubblico ministero Alberto Landolfi, della Procura ligure, e l’avvocato Vittorio Pendini, difensore di Varano. Un accordo che contrariamente alle previsioni esclude la sospensione condizionale della pena, per cui il boss calabrese, al centro di alcuni dei più clamorosi casi di contrabbando di “bionde” il cui destino è quello di finire in fumo, potrebbe anche dover andare in carcere, fermo restando che potrebbe beneficiare di misure alternative, come l’affidamento ai servizi sociali. Insomma, come è accaduto a Silvio Berlusconi, il contrabbandiere potrebbe scontare la condanna effettuando lavori socialmente utili. Altri due imputati, i fratelli Massimiliano e Francesco Galasso, hanno scelto la strada del patteggiamento. Mentre gli ultimi quattro imputati hanno deciso di andare a processo. Il giudice delle udienze preliminare (Gup) Cinzia Peroni del Tribunale di Genova si è riservata di ratificare o respingere il patteggiamento di Varano. Solo a seguito della decisione del Gup il difensore potrà fare istanza per concessione delle misure alternative e quindi evitare il carcere. Il processo, per una storia di “bionde” – ben otto tonnellate, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro – contrabbandate da Dubai e sequestrate il 19 giugno 2013 nel porto di Genova, è iniziato il 20 novembre 2015. Antonio Michele Varano, venuto a conoscenza dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere il 2 dicembre 2014, a sorpresa, si era spontaneamente costituito al penitenziario di Marassi in Genova, dove era rimasto per una trentina di giorni, prima di essere posto agli arresti domiciliari nell’abitazione della sorella in un comune comasco di frontiera. Era la prima volta che Varano finiva in carcere. I tre mesi fra permanenza in cella e obbligo di ricovero domiciliare gli saranno scontati. Un motivo in più per sperare di evitare il ritorno dietro le sbarre. Tutto ora dipende dalla decisione del Gup.