‘PostFinance appalta un servizio e taglia lavoro’
Un processo tanto attuale quanto deprecabile, perché riduce le opportunità di lavoro e impoverisce i lavoratori. L’ultimo esempio giunge da PostFinance che ha intenzione di “riposizionarsi” sul mercato con un programma denominato ‘Victoria 2017-2020’. Chi saranno i vincitori non è dato sapere, ma certo non lo saranno i dipendenti coinvolti nell’annunciata “ristrutturazione e soppressione di posti di lavoro”, come riporta un’interpellanza al governo presentata da Nadia Ghisolfi, Giorgio Fonio e Paolo Peduzzi, tutti e tre deputati popolari democratici. Fra le misure previste col piano ‘Victoria’ si prevede anche l’esternalizzazione di 120 dipendenti impegnati nell’elaborazione di documenti e ricevute. Dal 1° marzo 2018, scrivono i granconsiglieri del Ppd, “questi collaboratori non saranno più impiegati a PostFinance, bensì in una filiale di Swiss Post Solutions (Sps)”. Coinvolto anche il Ticino e in particolare un team di sette dipendenti oggi impiegati nella filiale di Bellinzona. Si diceva del metodo oggi tanto di moda. Orbene, nel 2009 BancaStato ha esternalizzato – appaltato a terzi – la gestione del traffico pagamenti. A chi? A PostFinance, che aveva assunto per l’occasione una parte dei 15 dipendenti di BancaStato rimasti senza lavoro. PostFinance aveva occupato gli ex dipendenti di BancaStato nella filiale bellinzonese, la stessa appunto oggi al centro di una nuova operazione di “outsourcing” – che detta in inglese fa meno... paura – per quanto a suo tempo PostFinance e la stessa Bs avessero garantito il mantenimento in Ticino di quei posti di lavoro. Promesse da... mercato e quest’ultimo, si sa, è per sua natura mutante. Stando a quanto riferito, si legge ancora nell’interpellanza, il passaggio dei collaboratori a Swiss Post Solutions comporterebbe la cancellazione dei posti di lavoro ticinesi, anche perché non vi sono sedi Sps a Sud delle Alpi. Cosa ne pensa il Consiglio di Stato? Non ritiene il governo – chiedono ancora Ghisolfi, Fonio e Peduzzi – “di dover intervenire in difesa di questi posti di lavoro, viste le garanzie date a suo tempo da BancaStato?”. E ancora, non sarebbe il caso di prendere contatto con la Posta?