Officine, il Ps chiede garanzie su volumi di lavoro e numero di operai: ‘Non possono essere erosi’
Il Partito socialista ribadisce il proprio impegno a fianco delle maestranze e dei sindacati affinché vengano garantiti gli impieghi delle Officine di Bellinzona. Il trasferimento del comparto industriale – indica una nota del presidente Igor Righini – può rappresentare una buona opportunità a condizione però che siano garantiti volumi di lavoro “e che gli accordi sottoscritti vengano rispettati”. L’opzione di trasferimento – si precisa – non può implicare “la riduzione di 200 posti di lavoro né la progressiva erosione dei volumi di lavoro, già in atto negli ultimi anni. Richiamando al rispetto degli accordi, a “garanzie esplicite” sull’evoluzione del delle Officine fino al 2026, il Ps promette di battersi “affinché il deterioramento non continui” ed esige dalle Ffs la garanzia – in modo chiaro – che non intendano “portare avanti il trasferimento o la conversione del comparto a scapito dei posti di lavoro”. La sezione cita a proposito un’interrogazione della consigliera nazionale Marina Carobbio con la quale è stato chiesto al Consiglio federale come intenda agire affinché si eviti un progressivo smantellamento. Lo stabilimento a sud delle Alpi deve fungere da “punto di riferimento per tutta la Svizzera nella manutenzione”; va potenziato, a mente del Ps, a favore di “un progetto tecnologico e industriale” all’avanguardia. Si ritiene necessario che le Ffs si impegnino per il ricambio, investendo nella formazione, affinché manutenzione, meccanica e tecnologia continuino a offrire prospettive anche ai giovani ticinesi.