Aumentano i costi per lasciare la previdenza
La proposta di disdire le convenzioni con l’Istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct) “si è dimostrata fondata e corretta, alla luce degli allarmanti dati sull’andamento dell’Ipct”. Ad affermarlo è il Municipio di Mendrisio che per finanziare il saldo dell’importo d’uscita ha però bisogno di ulteriori 2’917’489 franchi. Il messaggio con la richiesta di credito è stato licenziato martedì. L’esecutivo è “consapevole” che lo sforzo per ridurre la pressione dei costi previdenziali sulla gestione corrente verrà parzialmente a mancare, ma si dice “sereno sapendo che i collaboratori potranno contare su un Istituto solido e in buona salute”. A chiusura dell’esercizio 2016, l’ammontare complessivo degli averi di vecchiaia trasferiti a Helvetia è stato di 41’206’106 franchi. Nel marzo scorso il legislativo ha autorizzato il Municipio a disdire le convenzioni, concedendo un credito di 17,86 milioni per finanziare l’uscita degli assicurati attivi da Ipct e per garantire il mantenimento delle rendite dei beneficiari della norma transitoria al livello garantito dall’Istituto previdenziale precedente. L’importo per il finanziamento dell’uscita, calcolato sulla base dei dati al 31 dicembre 2014, ammontava a 11,3 milioni di franchi. Dati aggiornati alla mano, la direzione di Ipct ha informato la Città del possibile aumento, stimato in circa 14 milioni. Sono quattro le variabili esposte dall’esecutivo. “Tra il 31 dicembre 2014 (dati di riferimento) e il 31 dicembre 2016 (disdetta) gli assicurati attivi sono aumentati, passando da 272 a 290, e con esso è aumentato l’avere di vecchiaia totale degli assicurati interessati dall’uscita da Ipct”. Il Municipio aggiunge inoltre che “il normale pagamento dei contributi per gli anni 2015 e 2016 ha fatto aumentare l’avere di vecchiaia di dipendenti” e che nel periodo intercorso “molti salari hanno avuto una progressione positiva”. Non da ultimo, al 31 dicembre 2016, “il grado di copertura di Ipct è sceso dal 68,7% al 65,4 per cento, pertanto il grado di sotto copertura si fissa al 34,6 per cento. Il Municipio non poteva certo immaginare che il grado potesse nuovamente scendere dopo gli sforzi messi in atto per il suo risanamento da parte del Gran Consiglio, degli assicurati e dei datori di lavoro esterni a esso affiliati”.