Nei piani una azione ai valichi
Matteo Muschietti è pronto a entrare in azione. Il capodicastero Ambiente di Coldrerio ha deciso di presentarsi di persona ai valichi locali, volantini sotto il braccio, e sensibilizzare i pendolari... portiera a portiera. «È un’idea. E non intendo essere da solo: ho pensato di coinvolgere il collega Mirko Baruffini, vicesindaco di Uggiate Trevano, così da concordare un intervento congiunto». Entrambi, in effetti, dall’estate dell’anno scorso sono al fronte insieme (con altri amministratori sui due lati del confine) proprio per invertire la rotta e i tassi di smog. «Lo scopo è quello di convincere direttamente gli automobilisti frontalieri a condividere il mezzo. Questa situazione, infatti, non può continuare. Qui nel distretto non si può più vivere». Muschietti è in attesa, altresì, che la Regio Insubrica si attivi per far sedere allo stesso tavolo tutti i responsabili traffico e ambiente. «Ho ricevuto giusto martedì la risposta della Comunità di lavoro, che ha confermato l’intendimento di convocare una riunione generale – ci fa sapere il municipale –. Si attende di conoscere l’esito del bando relativo al programma Interreg legato alle questioni ambientali. Un bando, informa la Regio Insubrica, a seguito del quale sono stati presentati numerosi progetti concreti – dal ‘car pooling’ alle navette transfrontaliere per i lavoratori dell’Olgiatese, ndr – che trattano temi di importanza strategica. L’obiettivo, del resto, è trovare una soluzione internazionale per salvaguardare l’aria del distretto, e non solo». Le iniziative, condotte sul piano cantonale e locale, come gli appelli alla cittadinanza, qualche riscontro lo hanno ottenuto sulla rete stradale (un po’ meno trafficata), come testimoniano i dati sulla mobilità diffusi giusto giovedì dal Dipartimento del territorio. Ma non sembrano bastare per abbattere altri numeri, quelli dell’inquinamento atmosferico. «Dobbiamo insistere, anche sul versante dell’informazione. A questo proposito – preannuncia Muschietti –, ho scritto alla Corsi – la Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, ndr –, chiedendo che dal primo novembre con le previsioni meteorologiche si dia pure la reale situazione delle polveri fini». La richiesta è chiara: abbinare al meteo anche i dati sullo stato dell’aria.