Nel Novecento da quasi 20 anni
La stagione dedicata alla musica contemporanea si prepara a celebrare il ventennale intessendo un dialogo con altre forme d’arte, dalla poesia alla pittura. In cartellone anche una tre giorni per il 25esimo della morte di Olivier Messiaen. Svelato il pro
La sfida è sempre quella, da diciannove anni: proporre al pubblico i capolavori musicali del recente passato e della contemporaneità. Sfida tutt’altro che semplice, visto che i melomani – non tutti, per carità, ma la maggior parte sì – non vanno più in là del tardoromanticismo. Però, se vanno avanti da quasi vent’anni, e se da qualche tempo troviamo incursioni nel Novecento pure nelle stagioni ‘ufficiali’ come Lugano Musica e le Settimane musicali di Ascona, qualcosa di buono sono riusciti a farlo, quelli di 900presente. Vediamo dunque questa stagione numero 19 che si aprirà con l’Ensemble 900 diretta da Arturo Tamayo proporre, il 12 novembre, ‘Ein Hauch von Unzeit’, omaggio allo svizzero Klaus Huber, compositore di riferimento del Novecento recentemente scomparso, in un concerto che prevede, oltre a ‘Stop’ di Karlheinz Stockhausen (una delle quattro premières svizzere in cartellone), anche le ‘Trois petites liturgies de la présence divine’ di Olivier Messiaen, in collaborazione con il Coro di voci bianche Clairière del Conservatorio della Svizzera italiana. Fermiamoci un attimo su Olivier Messiaen: il concerto inaugurale di 900presente farà infatti parte del Focus sul compositore francese scomparso giusto 25 anni fa organizzato insieme a Lugano Musica e Rete Due che, da venerdì 10 a domenica 12 novembre proporrà non solo concerti – con un récital sabato pomeriggio e la Hall in musica domenica mattina – ma anche incontri e conferenze.
Commistioni da Mallarmé a Picasso
Riprendendo il discorso della stagione di 900presente, uno dei fil rouge è il dialogo tra musica e altre arti. A iniziare dalla poesia con le ‘Chanson di Bilitis’ di Claude Debussy e le tre ‘Improvisation sur Mallarmé’ di Pierre Boulez, in programma l’11 marzo. Alla musica di scena è dedicato un concerto con opere di Bernd Alois Zimmermann (nel centenario dalla nascita) e Paul Hindemith, previsto per il 25 febbraio. Come già avvenuto in passato, 900presente ospiterà alcuni compositori di fama internazionale. Quest’anno avremo la francese Betsy Jolas, a cui è dedicato il concerto monografico del 21 gennaio con altre due prime svizzere:
‘Fredons’ del 2013 e ‘Rambles thru 44 The mysterious stranger by Mark Twain’ del 2014. E Dieter Mack, affermato compositore ed etnomusicologo tedesco che presenterà, il 22 aprile, l’ultima prima svizzera in cartellone: ‘Luft’ del 2012 (da segnalare, nella stessa serata, un altro brano di Klaus Huber e ‘Polifonica – Monodia - Ritmica’ di Luigi Nono). La stagione si chiuderà, il 12 maggio, al Lac con il tradizionale (e ambizioso) progetto di Supsi Arts in collaborazione con Conservatorio della Svizzera italiana, Accademia Teatro Dimitri e il Corso di laurea in Comunicazione visiva della Supsi. ‘Le Désir attrapé par la queue’, incentrato sull’omonimo testo di Pablo Picasso con musiche di Igor Stravinsky. Più Novecento di così. Tutti i concerti della stagione di 900presente saranno registrati da Rete Due e trasmessi in diretta streaming su