laRegione

Immediatez­za in bianco e nero

- Di Valentina Grignoli

Storia di una romantica passione nobile, quella del romando Michel Giroud per la fotografia. Arte declinata ad un utilizzo umile, privato, delicato. La sua fotografia è testimone di un tempo vero, personale, che scorre. Immagini analogiche capaci di catturare i dettagli, in una maniera mai convenzion­ale ma con uno sguardo che si sofferma su angolazion­i nuove, diverse. Michel si appassiona alla fotografia all’età di 16 anni. Meccanico di profession­e frequenter­à corsi di fotografia nell’atelier di Jésus Moreno a Carouge, Ginevra, dove si avvicina e sviluppa le prime tecniche del sistema zonale di Ansel Adams. Un’influenza, quella dell’intera gamma di sfumature di grigio che ritroviamo in gran parte del suo lavoro: nella forza dirompente delle nubi, dei riflessi, dei materiali e delle ombre ma non solo, nei neri profondi, sui bianchi brillanti, tra la vastità di sfumature. Tutte caratteris­tiche che testimonia­no il forte legame di Giroud con una fotografia analogica, lontana dalla facile diffusione, e per questo quasi gelosament­e custodita. Pur avendo vinto nel 1981 la ‘Bourse de la Vocation’ del comune di Ginevra, nella cui giuria era presente Nicolas Bouvier, e pur essendo stato più volte incoraggia­to a farlo, Michel Giroud non ha infatti mai esposto i suoi lavori al pubblico. Piuttosto, mette la sua arte al servizio della comunità, aprendo a Boudry, sulle rive del lago di Neuchâtel nel 1983 ‘Photograph­ie’, e diventando così il fotografo di riferiment­o della zona. Accanto al lavoro però, sempre la passione artistica di nuovi progetti, scoperte, cadrages originali. L’occasione per vedere finalmente il suo lavoro è ‘Carpe Diem’, una mostra che dura un attimo ma che racconta quarant’anni di fotografia. Questa sera alle 17 si terrà infatti il vernissage presso la Casa Battaglini nel nucleo di Cagiallo di una personale dell’artista romando che sarà presente al pubblico. ‘Carpe Diem’ perché ciò che caratteriz­za la fotografia di Michel è quell’immediatez­za, quel saper catturare un attimo fuggente, con inquadratu­re che ne raccontano l’unicità.

‘Carpe diem. Michel Giroud – 40 anni di fotografie”, Casa Battaglini a Cagiallo, inaugurazi­one oggi alle 17. La mostra sarà visitabile anche domani dalle 10 alle 16.

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Oggi e domani a Cagiallo

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