La dura scorza dei Razzi
La squadra di Cadieux si arrende all’Olten solo ai rigori. E oggi in Coppa c’è il Servette: ‘L’avrei preferito con Chris in panchina’.
Biasca – Vendono cara la pelle, i Rockets di Jan Cadieux. Che si arrendono solo all’ultimo nella sfida di campionato con l’Olten (dove, ai rigori, decidono l’ex bianconero Stapleton e Martin Ulmer), prima di riprovarci nientemeno che contro il Ginevra Servette, già stasera, negli Ottavi di Coppa. Sfida che ha un sapore particolare specialmente per il suo allenatore. «Evidente e sempre qualcosa di speciale affrontare la tua ex squadra» dice Cadieux che, quand’era ancora giocatore, ha vestito per ben otto stagioni la maglia granata. «Tuttavia, per me sarebbe stato ancor più bello se ci fosse stato ancora in panchina Chris McSorley. Ora, invece, c’è un nuovo coach che prova a dare una nuova filosofia di gioco a una squadra che, però, è stata costruita da Chris. E visto che stavolta giochiamo il sabato sera, spero in una bella cornice di pubblico che dia ulteriori stimoli ai miei ragazzi». Dopo un venerdì sera in cui il (poco) pubblico presente alla BiascArena ha potuto ammirare un primo tempo scoppiettante, condito da ben cinque reti. Con i Rockets che vanno alla prima pausa in vantaggio 3-2, facendosi poi raggiungere attorno a metà partita, dopo la logica pressione degli ospiti concretizzata da un tiro di Grieder dalla blu. Come nel periodo iniziale, però, i padroni di casa non si sono persi d’animo, e grazie a una ripartenza fulminea innescata da Chiquet e finalizzata alla perfezione da Lhotak e Vedova si sono nuovamente riportati in vantaggio a 118 secondi dalla seconda sirena. Nel terzo periodo, poi, i solettesi hanno spinto con decisione sull’acceleratore alla ricerca del pareggio. I Razzi si sono però difesi con ordine, costruendosi alcune occasioni in contropiede con Vedova e Zorin. Prima che un tiro di Grieder venisse fortuitamente deviato da Aeschlimann al 56’39’’, cogliendo in contropiede il povero Hughes, e mandando le squadre al prolungamento. Dove il Topscorer degli ospiti Stapleton è poi arrivato due volte da solo davanti a Hughes, il quale ha però tenuto in partita i suoi con due interventi strepitosi (anche i Rockets, tuttavia, hanno avuto un’occasione
d’oro con Tosques, fermato solo dalla traversa). La decisione è così arrivata ai tiri di rigore, dove gli unici a segnare, come detto in apertura, sono stati l’americano Stapleton e Martin Ulmer.
Domani l’Ambrì e il Lugano
Come tutte le altre squadre ancora in lizza, domani è invece il turno di Ambrì e Lugano. Gli uomini di Cereda nel pomeriggio riceveranno il Berna per la seconda volta
in pochi giorni, mentre i bianconeri (che hanno ufficializzato il rinnovo di capitan Chiesa fino al 2022) vanno a Rapperswil, a caccia di quello che sarebbe il loro primo quarto da quand’è rinata la Coppa, quattro anni fa.
(3-2 1-1 0-1 0-0) dopo rigori
Reti: 10’15’’ Wyss (Fröhlicher/esp. Vedova e Lhotak) 0-1. 12’37’’ Lhotak (Juri, Vedova/esp. Barbero) 1-1. 14’30’’ Fuchs (Zorin, Pagnamenta) 2-1. 18’00’’ Stapleton (Ulmer) 2-2. 19’22’’ Vedova (Chiquet) 3-2. 29’39’’ Grieder (Rouiller, Stapleton) 3-3. 38’02’’ Vedova (Lhotak, Chiquet) 4-3. 56’39’’ Aeschlimann (Grieder) 4-4. Rigori: Stapleton 0-1, Zorin -; Mäder -, Lhotak -; Huber -, Guidotti -; Ulmer -, Vedova -; Ulmer 0-2
Ticino Rockets: Hughes; Isacco Dotti, Moor; Zaccheo Dotti, Tosques; Fontana, Pagnamenta; Kparghai, Salerno; Vedova, Chiquet, Lhotak; Spinedi, Guidotti, Fritsche; Zorin, Juri, Fuchs; Bader, Schnüriger, Bionda
Olten: Mischler; Grieder, Rouiller; Zanatta, Barbero; Bagnoud, Fröhlicher; Chiriaev, Stapleton, Aeschlimann; Ulmer, Mäder, Leonelli; Wyss, Schneuwly, Huber; Heughebaert, Vodoz
Arbitri: Boverio; Fuchs, Kehrli Note: 119 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro i Ticino Rockets; 3 x 2’ contro l’Olten. Ticino Rockets senza Incir, Goi e Mazzolini (impegnati con l’Ambrì), Hrabec e Paolo Morini (infortunati), ma per la prima volta con Chiquet (dal Friborgo) e Lhotak; Olten privo di Truttmann, Lüthi, Duarte, Horansky e Vesce (tutti infortunati). Al 63’20 palo di Barbero