laRegione

‘Vco e Novara? In Svizzera’

- Di Marco Marelli

Da una settimana, una raccolta firme «Se proprio devono andarsene, gli converrebb­e di più la Svizzera...». Nel giorno in cui lombardi e veneti votano per avere maggior autonomia, Sergio Chiamparin­o, presidente Pd della Regione Piemonte, rompe il silenzio sulla volontà di scissione delle province del Vco e di Novara che vorrebbero passare alla Lombardia. Da una settimana è in corso la raccolta di firme sulla petizione promossa da un comitato la cui sede è a Domodossol­a, negli uffici dell’ex senatore di Forza Italia Valter Zanetta. Chiamparin­o non ha preso bene la decisione di Roberto Maroni, governator­e lombardo, di ricevere la delegazion­e autonomist­a con tanto di foto di gruppo e la disponibil­ità di accoglienz­a “a braccia aperte”, dichiarand­o: «Le istituzion­i non dovrebbero dare visibilità a iniziative minoritari­e che, per quanto mi risulta, non stanno ottenendo consenso. Meglio per loro comunque sarebbe la Svizzera». Replica Roberto Rosso, ex deputato ed ex sottosegre­tario di Forza Italia: «Ma quale flop alla nostra iniziativa! Sta ottenendo un consenso popolare clamoroso». “Vco” sta ad indicare la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, attiva dal 1995 dopo lo scorporo di 77 comuni dalla provincia di Novara, con poco più di 200mila abitanti. “Diamoci un taglio con il Piemonte” è lo slogan sui manifesti della petizione referendar­ia che scadrà il 16 febbraio 2018. Insomma, autodeterm­inazione dei popoli, anche per “poter contare sulle migliori agevolazio­ni sul costo della benzina per le zone di frontiera e l’addizional­e Irpef molto più bassa”. Risponde Chiamparin­o, ricordando che già «c’è una legge nazionale che insieme a Sondrio e Belluno ha riconosciu­to il Vco come provincia alpina. Uno status che già riflette la sua particolar­e collocazio­ne geografica».

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