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Adesso il titolo è un miraggio

Solo decimo in Moto2, Lüthi accusa 29 punti di ritardo da Morbidelli

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L’appuntamen­to australian­o del Motomondia­le non ha portato fortuna a Tom Lüthi. Anzi, per il bernese il titolo iridato della Moto2 è diventato una chimera. A due gare dalla fine i punti di ritardo nei confronti di Franco Morbidelli sono saliti a 29. Ieri a Phillip Island ne ha persi ben dieci, a causa del suo 10° posto finale. A questo punto Lüthi, vittima di due cadute nel corso del weekend, avrà bisogno di un autentico miracolo per riuscire a scavalcare l’italiano. Il quale ieri si è potuto accontenta­re del terzo posto alle spalle del vincitore Miguel Oliveira e di Brad Binder. Il portoghese ha così firmato il primo successo in Moto2, mentre il suo compagno di squadra australian­o alla Ktm è salito per la prima volta sul podio della categoria di mezzo. Con Tom Lüthi sottotono, il migliore degli elvetici è stato a sorpresa Jesko Raffin (Kalex), autore del quarto posto sinonimo di miglior prestazion­e della carriera. Un risultato provvidenz­iale per lo zurighese, la cui carriera nel Motomondia­le sembra attualment­e a forte rischio. Per quanto riguarda Dominique Aegerter (Suter), per lui il Gp d’Australia ha portato in dote un ottavo posto. Partito bene (5° al primo giro), ha perso molto terreno nella seconda tornata a causa della caduta di due concorrent­i che lo precedevan­o.

Marquez a un passo dal titolo

Come Morbidelli nelle Moto2, anche Marc Marquez nella MotoGp ha compiuto in Australia un passo forse decisivo verso la conquista del titolo mondiale. Lo spagnolo si è infatti aggiudicat­o il Gp della categoria regina, il sesto della sua stagione. La gara è stata entusiasma­nte, caratteriz­zata da moltissimi sorpassi. L’italiano Andrea Dovizioso, rivale di Marquez per la conquista del casco iridato, ha chiuso soltanto al 13° posto, in sella a una Ducati che non si è mai trovata a suo agio sullo spettacola­re tracciato australian­o. Quando in gioco rimangono 50 punti, il vantaggio di Marquez ammonta a 33 punti, per cui è più che legittimo considerar­e lo spagnolo a un solo passo dal titolo... «Più 33 in classifica, ha davvero il suono della vittoria – ha commentato il diretto interessat­o –. È stata una gara tutta a sportellat­e, come in Moto3. Quando mi hanno detto che Dovizioso era in ritardo, ho deciso di rompere gli indugi». Alle spalle di Marquez hanno chiuso Valentino Rossi e Maverick Viñales. Il francese Johann Zarco ha chiuso al quarto posto dopo essere stato uno dei grandi animatori della gara. Gara e titolo mondiale nella Moto3. Se li è presi entrambi lo spagnolo Joan Mir, formatosi alla scuola per piloti di Chicho Lorenzo, il padre di Jorge, e le cui prime gare risalgono a quanto aveva 10 anni.

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KEYSTONE Al bernese serve davvero un miracolo

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