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Fuori, con tanto rammarico

Gli ottavi sono il capolinea di Coppa dell’Ambrì. Alla Valascia il Berna passa ai rigori.

- Di Moreno Invernizzi

Ambrì – La storia si ripete. Quella che vede i biancoblù uscire a capo chino contro il Berna, al termine di un match in cui, esattament­e come nella ‘prima’ di martedì sera, i motivi per cui dispiacers­i di dover ingoiare un boccone amaro non mancano. A cominciare da un contestati­ssimo 1-2 del Berna, in un’azione viziata da un passaggio irregolare con la mano di Meyer (il ‘solito’: quello stesso giocatore che martedì con una carica – ritenuta regolare – aveva messo k.o. Pinana). Anche stavolta gli arbitri sorvolano sull’episodio, ritenendol­o regolare; l’azione prosegue mentre i giocatori dell’Ambrì si fermano di botto. Il disco finisce sul bastone di Andersson che batte Descloux. Rete salutata dalle vive proteste del pubblico e della panchina. Arriva pure il protesto biancoblù, che a fine gara non è stato però confermato. «L’errore c’è stato, e su questo non ci piove – s’affretta a chiarire Luca Cereda –. E perdere una partita (anche) per una cosa del genere, siccome è lapalissia­no che l’episodio ha avuto un suo peso nell’economia del match, fa malissimo. Ma trattandos­i di un errore di giudizio anziché tecnico, le chance per averla vinta sono praticamen­te nulle».

L’Ambrì presenta il protesto, ma poi non lo conferma. ‘Perché non è un errore tecnico’.

Sull’1-2 le due squadre ci arrivano dopo un tempo e mezzo in cui è il Berna a mostrare le cose migliori, mentre sull’altro fronte i padroni di casa cercano di contenere i danni. Riuscendoc­i anche, visto che, appunto, alla prima rete ospite della serata (trovata da Ebbett in doppia superiorit­à numerica) risponde con una stoccata dalla blu di Gautschi, assistito da Goi. A caratteriz­zare il periodo centrale, come detto, è il citato gol di Andersson... «Ma non è stato (solo) quello che ci è

costato il match. Più in generale, nei primi due tempi abbiamo fatto troppo poco...». Incassata anche la terza rete, l’Ambrì trova una bella reazione e colpisce a sua volta con Mazzolini (che devia un tiro di Plastino) e Fora (preciso slapshot). «La reazione alla rete di Haas è stata molto bella: una nota positiva in una domenica pomeriggio non idilliaca». Tornando da ultimo sulla partita in generale, Cereda aggiunge: «Approccio sbagliato? No, non tanto. O, meglio, io direi che è stato un brutto inizio, per tutti. E non solo per le due squadre...».

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TI-PRESS/PUTZU La trasformaz­ione di Bodenmann (che è pure l’unica) regala agli Orsi i quarti di finale

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